50 anni di Omega Speedmaster 125, il primo crono con la "carrozzeria" - Ruoteclassiche
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Orologi
26/03/2023 | di Nicolò Minerbi
50 anni di Omega Speedmaster 125, il primo crono con la “carrozzeria”
26/03/2023 | di Nicolò Minerbi

Anche a guardarlo bene non si capisce subito che questo non è un orologio. Almeno dal punto di vista progettuale. Visto che ha più in comune con la macchina che hai in garage che con lo strumento che hai al polso. Per capirlo veramente, bisognerebbe smontarlo.

È così che si scoprirebbe che “bielle e pistoni” dell’Omega Speedmaster 125 sono racchiuse in un “motore”. Una cassa a sé stante inserita in quella esterna che fa da carrozzeria.

Soluzione ingegnosa che ha almeno due pregi, se non tre: garantisce una migliore protezione del movimento e “tagliandi” facilitati (perché corona di regolazione e pulsanti del crono sono attaccati direttamente alla cassa interna, non a quella esterna, quindi si sfilano col movimento). E poi è un ottimo argomento di conversazione con gli amici.

Prodotto nel 1973 per celebrare i 125 anni della Omega (casa fondata nel 1848), anche questa variante del più noto Speedmaster moonwatch è stata una pietra miliare nel campo dell’orologeria di precisione. Perché col suo movimento automatico da 22 rubini (con una riserva di carica di quasi due giorni), è stato tra i primi orologi a essere certificati dalla neonata COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Una curiosità: pensato per essere il modello di punta della casa, quando fu lanciato sul mercato americano il 125 veniva venduto quasi al doppio del moonwatch.

Aggiungi un posto a tavola. Questo, in breve, lo spirito con cui è stato pensato il quadrante. E così per far spazio al datario a ore 3, una novità anche rispetto al moonwatch, il terzo ripetitore è stato integrato con quello a ore 9. E mentre il disco rotante mostra le 24 ore, indicando visivamente se diurne o notturne, la lancetta segna i secondi. E per finire c’è il ripetitore a ore 6 (per le 12 ore), mentre i minuti sono stati spostati al centro, in compagnia delle lancette dell’orologio vero e proprio (per la cronaca, la lancetta dei minuti della funzione crono è quella a forma di jet).

A onor del vero anche il 125 ha dei trascorsi extraterrestri come il fratello moonwatch. Infatti anche questo modello è stato nello spazio. Gli annali dicono che nel 1978 era al polso dell’astronauta sovietico Vladimir Dzhanibekov che è stato in orbita per 145 giorni. E 16 ore. Parola di Speedmaster.

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