Il prossimo 12 dicembre ad Amburgo una grande asta interamente dedicata alle vetture Porsche, quasi esclusivamente 911, darà - molto probabilmente - una nuova scossa a un mercato, quello delle Elfer classiche, in costante fibrillazione.
I 25 modelli all'incanto coprono un arco temporale di trent'anni, dalla prima 911 2 litri del '64 alla 993 Turbo di metà anni 90 andando così a comprendere tutta la genealogia dei modelli con motore raffreddato ad aria. La vendita offrirà l'opportunità di scandagliare il comparto delle 911 d'epoca e moderne-classiche, ormai definitivamente assurte al rango di vetture da collezione.
È interessante notare che buona parte dei lotti all'incanto hanno chilometraggi piuttosto elevati, anche oltre 100.000, particolare che potrebbe segnare una specie di spartiacque tra l'acquisto consapevole e l'adesione piena al fenomeno speculativo in atto.
LE REGINE
I lotti più interessanti sono certamente i numeri 18 e 19. Il primo è una Porsche 959 dell'88 con soli 8300 chilometri. Questo esemplare di 911-laboratorio, la più preziosa tra le 911 classiche ed espressione delle capacità tecnologiche di Stoccarda a metà degli anni 80, è stato utilizzato solo nel suo primo anno di vita, durante il quale ha coperto la distanza indicata sul tachimetro. Quindi è entrato in letargo nel museo Automuseum Albert Streicher e qui è rimasto fino al 2004. La cifra partirà da 600.000 euro di prezzo ma, secondo gli esperti, potrebbe tranquillamente superare 1,2 milioni di euro di aggiudicazione.
Il lotto 19 è, invece, un "pacchetto" comprendente un Magirus Deutz (furgone ufficiale Porsche per il trasporto di vetture da corsa) e una 935 del 1977. L'esemplare ha iniziato la sua vita come una normale 911 Turbo Carrera 3.0 del '77 (la Turbo 3.0 importata sul mercato americano). Successivamente è stata convertita in un animale furioso da oltre 610 cavalli. Il furgonato ufficiale è corredato da piattaforma di sollevamento fino a 1,5 tonnellate e da un motore di scorta.
Secondo Auctionata, la coppia potrebbe spuntare una cifra di aggiudicazione tra 250 e 300.000 euro.
SORVEGLIATE SPECIALI
Ci sono alcuni esemplari che meritano un'attenzione particolare. Innanzitutto una rara 911 ST 2.3, una di circa 20 convertite ufficialmente dalla fabbrica tra il 1970 e il '71. Il motore 2.2, portato a 2,3 litri, produce oltre 230 CV e un rapporto peso/potenza eccezionale che la rende dinamicamente superiore alla Carrera RS 2.7 del periodo. L'esemplare in vendita è uno dei 10 preparati con specifiche Gruppo IV per le gare in pista, categoria GT. La stima è di 1,3 - 1,5 milioni di euro.
Occhi puntati anche su una 911 T del '72, solo 2 proprietari (dal 1976 a oggi è stata gelosamente custodita dalla stessa persona), con poco più di 66.000 miglia percorse. È verniciata in colore Lime green ed è uno stupendo "conservato" capace di sfondare tranquillamente quota 100.000 euro di prezzo finale.
Il lotto numero 8 corrisponde a una 964 "30 Jahre", versione commemorativa prodotta in 911 esemplari in tutto il mondo. L'esemplare, con "numero di targhetta" 830, ha percorso poco più di 43.000 chilometri e potrebbe superare 210.000 euro di aggiudicazione.
Infine è da segnalare la presenza all'incanto di una 911 Speedster Turbolook del 1989, unico proprietario, con meno di 30.000 chilometri percorsi. Per lei non sarebbero azzardati, in questo momento, anche 300.000 euro di prezzo finale. Nello stesso ordine di cifra è anche una 911 2 litri immatricolata nell'aprile del 1965, matching numbers naturalmente, in ottime condizioni.
PEZZI INTERESSANTI
Tra gli ulteriori lotti da tenere in considerazione segnaliamo, innanzitutto, il numero 20: si tratta di una 911 Model Year '65 che negli anni 90 è stata preparata da corsa in Germania sotto l'attenta guida di Walter Röhrl. L'asso tedesco si è specificamente occupato del set up meccanico e dei test drive.
Con il lotto n. 25, poi, si identifica una 911 SC del 1981 che, nata con motore 3 litri, è stata successivamente oggetto di un "upgrade" ufficiale in fabbrica: il motore è stato portato a 3,1 litri.
Alvise-Marco Seno