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02/02/2016 | di Redazione Ruoteclassiche
Rétromobile 2016: tutto quello che c’è da vedere
Il programma dettagliato della quarantunesima edizione della manifestazione parigina, la prima nel suo genere e ancora oggi tra gli eventi imperdibili per gli appassionati di auto storiche. Ecco cosa propone il menu di quest’anno Parigi val bene una mostra. Il riadattamento della celebre frase di Enrico IV calza a pennello per Rétromobile, una delle mostre […]
02/02/2016 | di Redazione Ruoteclassiche

Il programma dettagliato della quarantunesima edizione della manifestazione parigina, la prima nel suo genere e ancora oggi tra gli eventi imperdibili per gli appassionati di auto storiche. Ecco cosa propone il menu di quest'anno

Parigi val bene una mostra. Il riadattamento della celebre frase di Enrico IV calza a pennello per Rétromobile, una delle mostre scambio più famose al mondo, se non la più vecchia, che da 41 anni apre la serie degli eventi internazionali più importanti del settore.

L’appuntamento è a Parigi, nei padiglioni fieristici di Porte de Versailles, aperti da mercoledì 3 a domenica 7 febbraio. In mostra, come d’abitudine, alcuni dei modelli più rari e spettacolari della storia dell’auto. Opere d’arte su ruote molte delle quali provenienti da collezioni private spesso precluse al pubblico che ogni anno trasformano questa manifestazione in un museo temporaneo di importanza universale.

In termini di numeri non è la manifestazione più grande in assoluto nel suo genere, ma nonostante occupi “solo” 46.000 mq (la metà di Padova, per intendersi) e preveda la presenza di un massimo di 450 espositori, di 500 vetture e di 100 club, vanta un’affluenza tra le più alte in assoluto: circa 120.000 visitatori.

Molte le rarità e le iniziative in programma per questa edizione. A cominciare dall’omaggio al marchio francese scomparso Ballot, nato nel 1905 e assorbito dalla Hispano-Suiza nel 1931, per il quale è prevista l’esposizione di tre vetture, una moto e un motore costruiti tra il 1919 e il 1924. Il Motor Museum di Beaulieu porterà invece tre mostri d’epoca, tre vetture da record speciali come la Napier del 1903, la più anziana tra le vetture da corsa inglesi, accompagnata dalla “Bestia di Torino”, ovvero la Fiat S 76 del 1911, recentemente restaurata, e dalla Darracq V8 del 1905, la prima auto a superare la barriera dei 200 km/h.

Tra i musei presenti con alcune loro rarità, da segnalare quelli francesi di Peugeot, Citroën e Renault. Il primo con un’ampia panoramica delle più ammirate Peugeot storiche, tra le quali la roadster 301 del 1932, declinata in diverse versioni di carrozzeria, seguita da un’altra celebre roadster del Leone, la 402 Darl’mat del 1938. Citroën invece celebrerà con particolare affetto la 2CV Furgonette, che quest’anno compie 65 anni, accompagnata dal ricordo di un’altra vettura storica del marchio parigino, la Mehari, mentre il nuovo marchio DS sarà rappresentato da alcune versioni della storica DS, tra le quali l’unico esemplare sopravvissuto della piccola serie di DS cabriolet costruite da Pietro Frua.

Più impegnativo invece il programma Renault, che prevede una rassegna espositiva delle sue vetture più rappresentative di 115 anni di attività sportiva. Prevista la presenza di una Type AK del 1906, della vettura da record 40CV del 1926, della Etoile Filante del 1956, delle F1 del 1983 di Alain Prost e della R26 campione del mondo nel 2006, dalla A442B vincitrice a Le Mans nel 1978, da alcune vetture storiche da rally e dalla Alpine M65 del 1965.

Porsche invece schiererà tra gli altri l’unico esemplare di Porsche 718 W-RS Spyder del 1961, mentre Mercedes esibirà alcune delle sue lussuose cabriolet storiche, la più anziana delle quali sarà una 300 SC Cabrio W188 presentata al Salone di Francoforte del 1955.

A Rétromobile saranno presenti con alcune vetture storiche anche i marchi Jaguar e Land Rover provenienti dal loro Centro Heritage; il marchio Honda con due storiche importanti come la S800 del 1962 e la NSX del 1990; e Maserati, con una vettura da corsa degli anni 50 (non ancora specificata) e una Maserati Mexico del 1970.

Molte anche le rassegne in programma. Insolita, quella che proporrà il Musée des Blindés de Saumur, titolare di una delle più grandi collezioni al mondo di veicoli blindati dalla prima guerra mondiale a oggi, che esporrà alcuni suoi pezzi più rari, come il leggendario T34/85 del 1943 schierato dall’esercito russo e giudicato dai generali tedeschi dell’epoca il miglior carro armato del mondo. Di sicuro, una delle armi vincenti in mano all’Armata Rossa.

Di grande interesse storico anche la rassegna di auto “a rombo” o “romboidali” che sembrano calate sulla Terra da un altro pianeta. Auto con una ruota all’anteriore, due al centro e una al posteriore, a formare un rombo appunto. A Rétromobile ne saranno esposte cinque, una più originale dell’altra: dalla Alamagny del 1947 alla Pininfarina X del 1960 (leggi qui), continuando con la Automodule dal 1968, alla City del 1996 e alla Ellipsis del 1990 disegnata da Philippe Charbonneaux.

A questo estroso, visionario e creativo designer francese sarà dedicata anche una retrospettiva sui 60 della sua attività stilistica con l’esposizione di numerosi dei suoi più originali bozzetti. Da non perdere anche l’esposizione di alcune immagini storiche del fotografo Jacques Henry Lartigue, famoso per le sue splendide immagini delle gare delle prime automobilistiche.

Altre rassegne importanti sono quella sui mezzi che segnano il passaggio dai cavalli all’automobile provenienti dalla collezione del Palais de Compiègne, una delle tre più grandi residenze reali e imperiali dopo Fontainebleau e Versailles, e quella su sei vetture con più di cento anni e ben funzionanti che daranno dimostrazione delle loro qualità all’esterno dei padiglioni di Rétromobile.

Ultima, ma non ultima, la rassegna delle vetture più rappresentative costruite nel 1976, anno di nascita di Rétromobile. Tra queste: l’Alfasud Sprint; l’Alpine A 310 V6; la Bmw Serie 6 E24; la Citroen CX Break; la Mercedes W123; la Renault 14 e la Golf GTI.

Gilberto Milano

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