Automoto Collection, "le moto in divisa" a Novegro - Ruoteclassiche
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18/02/2019 | di Maurizio Schifano
Automoto Collection, “le moto in divisa” a Novegro
Si è conclusa ieri la mostra scambio di Novegro. protagoniste “le moto in divisa”, progettate o riconvertite all’uso militare.
18/02/2019 | di Maurizio Schifano

Si è conclusa ieri la mostra scambio di Novegro. protagoniste “le moto in divisa”, progettate o riconvertite all’uso militare.

Ci abituati bene la Mostra Scambio che si tiene a Novegro a febbraio e a novembre; anche grazie all’esposizione tematica allestita da sempre, o quasi, nel cuore del padiglione centrale. Argomento dell’edizione appena conclusasi, quella del 15-16-17 febbraio, sono state “le moto in divisa”, ovvero quelle appositamente progettate o semplicemente adattate all’impiego militare.

In assetto di guerra. Per via della sua agilità e della sua velocità, fin dagli albori la motocicletta era stata presa in considerazione dai comandi militari, come veicolo per i portaordini o anche come veicolo da ricognizione, e il suo debutto in azioni di guerra avvenne durante il primo conflitto mondiale. Gli studi svolti tra gli anni 20 e gli anni 30 portarono poi alla realizzazione di modelli espressamente progettati per l’impiego militare, come la Moto Guzzi GT 17 del 1932, che ebbe il suo battesimo del fuoco nella Guerra d’Africa (1935-36), anche come mezzo d’assalto, o il sidecar BMW R75 del 1938, dotato della trazione a cardano anche sulla ruota del carrozzino, che fu largamente impiegato durante tutta la seconda guerra mondiale in tutta Europa e in Nordafrica, o anche il Cushman Airborne 300 Model 53, uno scooter paracadutabile fornito dal 1943 alle truppe statunitensi per aumentarne la mobilità una volta a terra.

Più moto per tutti. La ventina di pezzi esposti a Novegro comprendeva diversi altri modelli italiani, americani e inglesi utilizzati durante il secondo confitto mondiale, come la Moto Guzzi Alce del 1939, la Gilera LTE Militare del 1940, la Indian Model 841 del 1942 e la Triumph 350 3HW del 1943, ma anche moto prodotte dal dopoguerra fino agli anni 80 e adottate anche dalle Forze dell’Ordine: dalla Gilera Saturno Militare del 1952 alla Bianchi MT61 del 1963, dalla Maico M250 B del 1960 alla BMW R27 del 1966, dalla Moto Guzzi Nuovo Falcone Carabinieri del 1975 alla Moto Guzzi V50 Nato del 1989; non dimenticando l’ormai famosa Acma Vespa 150 Tap paracadutabile, prodotta dal 1956 al 1959, che poteva trasportare un cannoncino anticarro M20 e le sue munizioni. Una rassegna originale e da specialisti, che però ha incuriosito molti, aggiungendo un tassello di cultura motociclistica per tutti.

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