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21/07/2003 | di Redazione Ruoteclassiche
IL PONTE DEI SOSPIRI
Quello delle sospensioni posteriori è il cruccio del proprietario. È a ruote indipendenti, nel senso che ognuna vuol fare di testa propria. Un difetto che in questa vettura risalta ancor di più perché tutte le altre caratteristiche sono positive: dalle prestazioni al confort, dall’affidabilità alla dotazione di accessori.“Meno male che è una bella giornata”, esordisce […]
21/07/2003 | di Redazione Ruoteclassiche

Quello delle sospensioni posteriori è il cruccio del proprietario. È a ruote indipendenti, nel senso che ognuna vuol fare di testa propria. Un difetto che in questa vettura risalta ancor di più perché tutte le altre caratteristiche sono positive: dalle prestazioni al confort, dall'affidabilità alla dotazione di accessori.

"Meno male che è una bella giornata", esordisce Giorgio Marotta, direttore dell'"Istituto Superiore di Scienza dell'Automobile" di Modena, "perché sulle strade tutte curve delle nostre colline, se piove, la '280' diventa ingovernabile: basta un avvallamento e si mette di traverso". Giorgio proprio non riesce a fare pace con le sospensioni posteriori della sua Mercedes, sebbene ne conosca il comportamento da 14 anni.

Giorgio e suo padre nel 1989 notarono, presso il rivenditore Mercedes di Piacenza, una "280 SE" del 1971, ferma da tempo e nascosta in un sottoscala. Proveniva dal parco auto di un diplomatico residente a Monza: grigia metallizzata, con condizionatore, servosterzo e cambio automatico a quattro marce. La "280 SE" era in ottime condizioni (solo qualche ritocco sui parafanghi per rimediare ad alcuni graffi), ma i Marotta decisero di riverniciarla totalmente e di sostituire tutte le guarnizioni. Nei primi tempi la "280 SE" ha svolto il ruolo di auto di famiglia, con un utilizzo frequente e regolare, poi è stata trattata come una vera auto da collezione.

La qualità è elevata e ogni particolare appare progettato con cura. La visibilità è ottima e lo spazio a disposizione dei passeggeri è abbondante, ma la posizione di guida non entusiasma (i pedali sono lontani e il volante troppo vicino) e il bagagliaio, pur di ampie dimensioni, non è ben sfruttabile a causa della ruota di scorta. La vettura dimostra una brillantezza inaspettata per una berlina di trent'anni fa pesante una tonnellata e mezzo: si arriva ai 100 orari dopo una decina di secondi e la velocità di 200 all'ora è facilmente raggiungibile.

I freni, quattro dischi con servocomando, sono all'altezza di prestazioni e peso, ma il famigerato ponte posteriore in frenata provoca saltellamenti e perdite di aderenza se l'asfalto non è liscio. Il consumo si attesta sui 7 km con un litro.

Motore Anteriore 6 cilindri in linea - Cilindrata 2778 cm³ - Alesaggio 86,5 mm - Corsa 78,8 mm - Potenza 160 CV DIN a 5500 giri/min - Rapporto di compressione 9,5:1 - Coppia 24,5 kgm a 4250 giri/min. - Iniezione indiretta Bosch - Distribuzione monoalbero a camme in testa.
Trasmissione Trazione posteriore - Cambio automatico MB a 4 rapporti con convertitore di coppia - Comando a leva centrale (a richiesta) - Pneumatici 7.35-14 oppure 185-14.
Corpo vettura Berlina 5 posti, 4 porte - Carrozzeria portante - Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, trapezi, molle elicoidali e barra stabilizzatrice - Sosensioni. posteriori a ruote indipendenti, bracci longitudinali, molle elicoidali e compensatore idropneumatico - Freni a disco Ate con servofreno - Sterzo a circolazione di sfere con servosterzo (a richiesta).
Dimensioni e peso Passo 2750 mm - Carreggiata anteriore e posteriore 1480 mm - Lunghezza 4900 mm - Larghezza 1810 mm - Peso 1485 kg.
Prestazioni Velocità 190 km/h - Consumo medio 13 litri/100 km.

TAGS Mercedes
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