Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans 1931 - Ruoteclassiche
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19/12/2013 | di Redazione Ruoteclassiche
Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans 1931
Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans 1931. Da otto anni vincevano solo le macchine francesi e inglesi. Poi a Le Mans arrivò lei in 24 ore cambiò la storia.
19/12/2013 | di Redazione Ruoteclassiche

Da otto anni vincevano solo le macchine francesi e inglesi. Poi a Le Mans arrivò lei in 24 ore cambiò la storia.

L'Alfa Romeo era uscita dagli anni Venti con un’immagine di notevole prestigio. Al fine di mantenere tale posizione di superiorità, nel 1930 Vittorio Jano impostò lo studio di un nuovo 8 cilindri, mantenendo l'alesaggio (65 mm) e la corsa (88 mm) del “6C 1750”. Il valente tecnico sviluppò un 8 cilindri in linea biblocco costruito in lega leggera, con il comando della distribuzione a doppio albero a camme in testa posto al centro fra i due gruppi cilindri. L’alimentazione era assicurata da un carburatore invertito e da un compressore volumetrico (potenza 142 CV a 5000 giri/minuto).

La gara della 24 Ore di Le Mans, che nei tardi anni Venti aveva acquisito notevole rinomanza internazionale, soprattutto in Gran Bretagna, si prospettò come una piattaforma di lancio eccezionale per la nuova 8 cilindri, al punto che l'Alfa Romeo allestì una serie di torpedo a 4 posti sul telaio a passo lungo di 3100 mm e con potenza elevata a 155 CV per partecipare espressamente alla gara francese.

L'esordio avvenne nel 1931 con due “8C 2300 Le Mans”, una, col numero di gara 16, affidata all’equipaggio inglese Lord Howe-Henry Birkin (secondo il museo Alfa Romeo sarebbe proprio l’esemplare fotografato in queste pagine), che vinse la gara alla media di 125,735 km/h, e l’altra della coppia Marinoni-Zehender, che si ritirò per incidente alla 9a ora di corsa. Quelle torpedo, eleganti nella loro carrozzeria allestita dalla Touring di Milano e con potenza incrementata a 165-180 CV, replicarono il successo nel 1932 (Sommer-Chinetti) e nei due anni successivi (Nuvolari-Sommer nel 1933 e Chinetti- Etancelin nel 1934).

Le“8C 2300”risultarono formidabili protagoniste nelle più impegnative gare su strada dell’epoca; furono prodotte dal 1931 al 1934 in tre serie successive per un totale di 188 esemplari.

CARATTERISTICHE
Motore
Anteriore longitudinale
8 cilindri in linea (biblocco in lega leggera)
Alesaggio 65 mm
Corsa 88 mm
Cilindrata 2336 cm3
Potenza 155 CV 5200 giri/min
Rapporto di compressione 5,75:1
Un carburatore Memini SI 42P
Compressore a 2 lobi

Trasmissione
Trazione posteriore
Cambio a 4 marce
Leva di comando centrale
Frizione a dischi multipli a secco
Pneumatici 30x6.00.

Corpo vettura
Torpedo 2 porte, 4 posti
Telaio a longheroni e traverse in acciaio
Sospensione ant. ad assale rigido, balestre longitudinali
Sospensione post. a ponte rigido, balestre oblique
Ammortizzatori a frizione
Freni meccanici a tamburo.

Dimensioni e peso
Passo 3100 mm
Carreggiata ant. 1380 mm; post. 1380 mm
Lunghezza 4470 mm
Peso a vuoto 1200 kg.

Prestazioni
Velocità 200 km/h.

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