X

AROMA DI CAFÉ RACER

Brillante, maneggevole, irresistibile. E poi ancora essenziale, moderna, sportiva. Riscopriamo le qualità della popolare quattro cilindri giapponese, motocicletta perfetta per entrare nel mondo del collezionismo dalla porta principale. A dispetto di quelli che…

Qui da noi la “400 Four Super Sport” non ha mai goduto dei favori degli appassionati (figuriamoci dei collezionisti): per la maggioranza era una “350” impoverita.

Le cose non stanno proprio così. Se la letargica “CB 350 Four” appartiene alla generazione classica della Honda “Four”, la “400”, invece, è l’indovinata capostipite della serie “Super Sport” (con le “550F” e le “750F”): una moto che esce con il “quattro in uno”, con le pedane arretrate, con il manubrio basso e col cambio a sei rapporti. Il motore quadro (51 mm d’alesaggio per 50 di corsa) sviluppa 37 CV a 8500 giri/min e permette alle “CB 400 Four Super Sport” di sfiorare i 170 orari.

Dal 1975 al ’77, la “CB Four” viene declinata in tre serie (più una, “contaminata”). La prima, quella cui appartiene l’esemplare nelle fotografie, è la “F0” e si distingue per le pedane del passeggero fissate direttamente al forcellone e per la colorazione blu pastello o rossa. La seconda serie, denominata “F1”, è del ’76 e non è mai arrivata ufficialmente in Italia: è identica alla “F0”, ma ha i fianchetti neri. La terza e ultima serie è la “F2”, con le pedane del passeggero fissate al telaio e una livrea più moderna (gialla o amaranto). Sulla base della “F2”, infine la Honda allestisce per il mercato nordamericano una versione turistica che cambia sensibilmente (e non in meglio) il carattere sportivo della “CB 400”.

Motore 4 cilindri in linea verticali frontemarcia, 4 tempi – Cilindrata 408 cm³ – Alesaggio 51 mm – Corsa 50 mm – Potenza max 37 CV DIN a 8500 giri/min – Rapporto di compressione 9,4:1 – 4 carburatori Keihin 054-A da 20 mm, getto massimo 75, getto minimo 40 – Un albero a camme in testa, catena – Accensione a ruttori e batteria – Una bobina per ogni coppia di cilindri – Lubrificazione forzata – Capacità circuito 3,5 litri – Impianto elettrico 12 V.
Trasmissione Primaria a catena, finale a catena – Frizione multidisco in bagno d’olio – Cambio in blocco a 6 marce, con pedale a leva singola sul lato sinistro – Rapporto di trasmissione: I) 2,733:1; II) 1,800:1; III) 1,375:1; IV) 1,111:1; V) 0,965:1; VI) 0,866:1; finale 2,235:1 (38/17).
Telaio A culla sdoppiata di tubi d’acciaio – Forcella anteriore telescopica con ammortizzatori idraulici a doppio effetto integrati – Forcellone posteriore oscillante con molle elicoidali e ammortizzatori idraulici regolabili nel precarico – Freno anteriore a disco singolo a comando idraulico, pinza flottante a un pistoncino – posteriore a tamburo a comando meccanico – Cerchi di acciaio da 18 pollici – Pneumatico anteriore 3.00S-18 – Pneumatico posteriore 3.50S-18.
Dimensioni e peso Lunghezza 2040 mm – Interasse 1355 mm – Larghezza 705 mm – Altezza 1040 mm – Altezza sella 790 mm – Altezza minima da terra 150 mm – Peso a secco 167,5 kg.
Prestazioni Velocità 170 km/h – Accelerazione 0-100 km/h in 9,5 s – 0-400 metri in 15,2 s – Consumo medio 5 litri/100 km.

Tutte le news di Ruoteclassiche
Categorie: Moto
Tags:
Editoriale Domus SpA Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi)
Codice fiscale, partita IVA e iscrizione
al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00
All rights reserved / Privacy / Informativa Cookie completa / Gestione Cookie