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Dai Lumière a “Narcos”: 120 anni di Renault al cinema

Sapevate che la Renault e il cinema condividono l’epoca e il luogo di nascita? Le auto della Régie Nationale hanno attraversato 120 anni di storia del cinema. Soprattutto la R4, che è apparsa in oltre duemila film, francesi e non. E c’è una certa R11 blu che è stata “Bersaglio mobile” con 007 alla guida.

Forse era destino, chissà. Non solo Renault e il cinema nacquero in Francia oltre un secolo fa, ma condividono anche la culla. Rapido riassunto: nel 1895 i fratelli Lumière registrarono il brevetto del primo cinematografo e allestirono il loro primo studio a Boulogne-Billancourt, a due passi da Parigi e dai futuri primi stabilimenti di Renault. Fu quasi inevitabile che, fin dalla fondazione della Renault Frères nel 1899, Louis Renault si affidasse al cinema per promuovere le sue creazioni. I fratelli Lumière lo filmarono quello stesso anno in un cortometraggio al volante del primissimo modello della Marca, la Type A, piccola auto progettata e commercializzata da Louis Renault in persona. Da allora di pellicola nel proiettore ne è passata parecchia, così come di Renault sul piccolo e grande schermo. Tuttora compaiono in una quarantina di film all’anno.

Francesi e non solo. Per esempio, in “Titanic” di James Cameron troviamo Leonardo Di Caprio e Kate Winslet stretti in un’appassionata scena d’amore sul sedile di una Renault Type CB. Un “quasi falso storico”: sul Titanic fu effettivamente imbarcata la CB del passeggero di prima classe William Ernest Carter, che poi sopravvisse al naufragio. In realtà, la Renault venne stivata già smontata e imballata in una cassa di legno. Filmare Jack e Rose lì dentro sarebbe stato più discreto, ma non altrettanto romantico in effetti. Un’altra “ancêtre” appare in una scena ancora più movimentata di “Indiana Jones e l’ultima crociata”, il terzo capitolo della saga di Steven Spielberg del 1989. Qui la squadrata torpedo quattro porte Type NN, prodotta fra il 1924 e il ’29 in 150.000 unità, il cui design è ispirato a uno scafo da barca rovesciato, appare nel lungo inseguimento fra un tank e Indiana Jones a dorso di cavallo. Al termine delle riprese, la carrozzeria sprayata di nero di quell’esemplare con guida a destra fu riportata al giallo originale del 1928 per la vendita all’asta.

Renault 4 superstar. Ovviamente la bestseller della Régie Nationale è anche l’auto che ha collezionato il maggior numero di apparizioni, più o meno memorabili, sul grande e piccolo schermo: oltre duemila! Alcune sono diventate delle icone istantanee, a cominciare dalla Renault 4 gialla delle Poste francesi della popolare commedia “I visitatori” del 1993, con Jean Reno. Un’altra R4 è la miglior attrice protagonista di un’altra commedia di successo, “Niente da dichiarare?” del 2010. Sottoposta a una massiccia e improbabile dose rinvigorente di tuning – vi ricordate la Peugeot 406 di “Taxxi”? – ecco che una tranquilla R4 della polizia di frontiera riceve spoiler, minigonne e un motore da 140 cavalli! Nei film di Jacques Tati degli anni Sessanta le Renault 4 sono apparse in più versioni, compresa la raffinata Parisienne. Agli appassionati di serie TV non saranno sfuggite le R4 GTL di “Narcos”, sulle quali il giovane Pablo Escobar Gaviria comincia i suoi trasporti di cocaina e si diverte a correre nella sua tenuta con il cugino Gustavo, in versione stock car per la Renault Cup. Una scelta fedele alla realtà, quella di scritturare l’utilitaria francese. Nella Colombia degli anni Settanta “el Renaulito” era considerato “el carro nacional”, l’equivalente del Maggiolino in Germania, grazie allo stabilimento aperto dalla Renault-Sofasa a Medellin nel 1970.

 

Agente speciale R11. Le Renault appaiono, a volte in modo sorprendente, in diversi altri film di successo. Nel genere “polar”, il poliziesco alla francese, ricodiamo la R8 Gordini guidata dal duro per eccellenza Lino Ventura in “Licenza di esplodere” del 1966. A proposito di Renault che si prendono licenze pericolose: oltre alla Aston Martin DB5 e alla Lotus Esprit, fra le auto che hanno avuto l’onore di essere strapazzate dall’agente meno segreto al mondo, James Bond, c’è anche la R11 blu taxi di “007 Bersaglio mobile” dell’85. Roger Moore la requisisce ai piedi della Torre Eiffel prima di lanciarsi in un infernale inseguimento lungo la Senna. Nel cuore dell’azione, la R11 urta una barriera e viene decappottata, prima di finire letteralmente tranciata in due. Il che non le impedisce di continuare correre, data la trazione anteriore… La R11 TXE del film è stata conservata e recentemente rimessa all’asta esattamente in quelle condizioni. Due anni prima di “Bersaglio mobile, Sean Connery aveva indossato lo smoking di 007 un’ultima volta in “Mai dire mai”. Del film si ricorda l’inseguimento sulle alture sopra Antibes con l’agente segreto che se la gioca – in moto – contro una Renault 5 Turbo 2 rossa. Ritorno al futuro: ne “I figli dell’uomo” del 2006 con Clive Owen e Julianne Moore, spicca la monovolume Avantime del 2001. Una Renault così avanti per i suoi tempi che, in un film di fantascienza ambientato 26 anni dopo, recita la parte perfettamente a proprio agio. Renault continua a frequentare regolarmente il mondo del cinema come partner ufficiale dei prestigiosi Festival di Cannes e di Deauville, oltre che dei Premi César assegnati ai film e ai protagonisti della Settima arte francese.

 

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