Fiat 600 Multipla: icona multiuso - Ruoteclassiche
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01/05/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla
Fiat 600 Multipla: icona multiuso
Nel 1956 la Fiat 600 Multipla rivoluziona il mondo dell'auto con la sua carrozzeria monovolume, oggi è un'autentica icona.
01/05/2020 | di Giancarlo Gnepo Kla

Nel 1956 la Fiat 600 rivoluzionava il mondo dell'auto con il concetto del monovolume: pensata per le famiglie e per chi necessitava di una vettura spaziosa ed economica, la Multipla diventa subito un’icona dell’Italia anni ’60.

Simpatica e affusolata, la Fiat 600 Multipla è una delle utilitarie più interessanti prodotte nel dopoguerra. Prima tra le monovolume prodotte in grande serie, era l’auto da famiglia per antonomasia nell’Italia postbellica: la “Multipla” poteva caricare armi e bagagli consumando pochissimo; i circa 15 km/l, per l’epoca erano un gran risultato. Niente di così innovativo penserete, invece la Multipla è stata tra le primissime vetture a ridefinire il concetto di automobile, intesa come spazio da vivere e condividere. Una vettura pensata per le fatiche del lavoro che si trasforma magicamente nella base mobile operativa per la “missione vacanze”.

Esodo multiplo. Le immagini da amarcord e le foto ingiallite ci ricordano come eravamo, durante quei lunghi esodi estivi che vedevano le autostrade calcate da tante di quelle Fiat Multipla, spesso stracolme: famiglie numerose stipate nell’abitacolo e sul tetto l’immancabile portapacchi, carico all’inverosimile. Viaggi divenuti storia, un patrimonio comune fatto di ricordi che ci parlano di una società che stava cambiando rapidamente. Sogni e spensieratezza che trottavano mansueti sugli 80 all’ora… tutti al lago o verso il mare. Giù al paese dai nonni, per rivedere i cugini e gli “amici delle vacanze”.

Inedita. La Fiat 600 Multipla venne presentata al Salone di Bruxelles del 1956 e derivava dalla piccola Fiat 600, il modello che l’anno prima dava il via alla motorizzazione di massa in Italia. La 600 Multipla manteneva lo stesso passo di 2 metri e lo stesso motore della sorella minore: un piccolo quattro cilindri ad aste e bilancieri, 633 cm³ da 22 CV montato posteriormente e raffreddato ad acqua. La Multipla proponeva però un’architettura completamente diversa: lunga 3,5 metri, prevedeva la seduta le sedute della prima fila avanzate sull’asse anteriore. La Fiat Multipla può essere considerata così la prima monovolume europea.

Controvento. Altra soluzione peculiare era la ruota di scorta montata nell’abitacolo, sotto la plancia, proprio di fronte al passeggero anteriore. Il fattore sicurezza in quegli anni non era contemplato… La linea della Fiat 600 Multipla fece scalpore: il muso piatto e la forma a goccia della carrozzeria erano scelte stilistiche inusuali a quei tempi. L’accesso all’abitacolo era garantito da quattro porte, con le anteriori “controvento”. Un’altra differenza rispetto alla 600 stava nelle sospensioni anteriori, riprese dalla più grande 1100. La Multipla veniva proposta soltanto con verniciatura bicolore, una soluzione cromatica molto diffusa tra le auto di prestigio più in voga negli anni del boom.

Multiuso. La Fiat 600 Multipla veniva proposta in due versioni che differivano per la configurazione interna: 4/5 posti su due panche e 6 posti su tre file, con panca anteriore e quattro strapuntini ripiegabili. Gli strapuntini di quest’ultima erano completamente abbattibili, si otteneva così un piano di carico di 2 metri perfettamente piatto. Questa variante era particolarmente indicata per chi usava spesso la Multipla per motivi lavorativi. La versione 4/5 posti prevedeva invece le due panche reclinabili, che si configuravano come un comodo letto per due o per tre, nel caso dei più piccoli... Per i tassisti, clientela ideale di questo modello, venne creata la versione "Taxi" nella tipica livrea nero-verde. All'interno si poteva scegliere una configurazione anteriore a 2 posti oppure con il solo posto guida e l'alloggiamento per il bagaglio; la zona posteriore prevedeva il classico divanetto che poteva ospitare fino a 3 persone (stringendosi) e 2 strapuntini a scomparsa nella fila centrale.

Andavo a 100 all’ora. Nel primo anno di commercializzazione vennero apportate delle lievi modifiche, in particolare al sistema di raffreddamento… Le novità principali tuttavia arrivarono nel 1959, quando venne aggiornata la fanaleria anteriore e posteriore (in osservanza del nuovo codice stradale), ma soprattutto un motore con ben 25 CV, una crescita modesta che tuttavia permetteva alla Fiat 600 Multipla di raggiungere i fatidici 100 km/h in luogo dei precedenti 90. Nel 1963 ci fu un ulteriore aggiornamento in occasione del lancio della “600 D”, la fanaleria anteriore prevedeva dei nuovi indicatori di direzione circolari e un nuovo cofano motore, leggermente rivisto per favorire il raffreddamento in vista di una potenza maggiore: il propulsore era infatti il nuovo 767cm³ da 29 CV, che garantiva alla Fiat 600 Multipla una velocità di punta pari a 105 km/h.

Personalità multiple.
La Fiat 600 Multipla è stata commercializzata dal 1956 al ‘67 totalizzando circa 240 mila unità. Nel primo anno venne prodotta nello stabilimento Fiat di Mirafiori, poi la sua produzione venne delegata al nuovo impianto Autobianchi a Desio (MB) creato pochi anni prima per saldare l’asse industriale Torino-Milano. Nonostante i volumi della Multipla fossero inferiori a quelli della sorella Fiat 600, quest’auto rimane un’autentica icona: immortalata in tantissimi film e immagini dell’epoca, è una testimonianza verace della società italiana di quel periodo. 40 anni dopo, una showcar si configura come l’erede spirituale della Fiat 600 Multipla. Verrà prodotta a partire dal 1998, si chiama Multipla anche lei. Ha 6 posti singoli disposti su due file di sedili e prevede molteplici tipologie di alimentazione: benzina, gasolio, metano, GPL ed elettrico. Come era accaduto alla sua antenata, le viene contestata una linea disarmonica. Ma i tempi sono cambiati e Fiat risponde con una provocatoria campagna pubblicitaria, “Sarete belli voi”. La Multipla intanto bissa il successo della progenitrice; finisce anche al MoMa di New York e tanti saluti a tutti: è un'auto semplicemente geniale. Semplicemente Multipla.

Le fuoriserie. Tra la fine degli anni '50 e i primi anni ’60, la Fiat 600 Multipla diventa la base tecnica per l’allestimento di ambulanze, furgoni e pulmini, come quelli realizzati dalla Moretti. In quegli anni di grande fermento per l’indotto torinese, nascono anche veicoli pubblicitari come le 600 Multipla “Carrozzeria Coriasco” della flotta Abarth , non mancano poi veicoli ricreativi come le spiaggine, tra queste ricordiamo le “Multipla Mirafiori” e la “Fissore Marinella”. Come dimenticare poi le elegantissime “Torpedo Marina" della Carrozzeria Savio e la “Eden Roc di Pininfarina”, entrambe nel ricco parco auto della famiglia Agnelli.

Vacanze romane. Nel 2018 un’altra Fiat 600 Multipla torna a far parlare di sé negli ambienti più glamour, è la “Multipla” del sontuoso hotel St. Regis di Roma, rimaneggiata da Garage Italia. L’elegantissima livrea nero-avorio con vernice effetto vetro, è corredata da un bordino in foglia d’oro a 24 carati che corre attorno alla carrozzeria. Dorate anche tutte le parti metalliche e le modanature esterne, originariamente cromate. Ma la sorpresa più grande è all’interno: l’imperiale rivestito in Alcantara raffigura una parte dell'affresco “Trionfo della Divina Provvidenza”. Un’opera di straordinaria bellezza realizzata in 7 anni da Pietro Cortona ultimata nel 1639, che copre una superficie di 400 mq nel salone delle feste di Palazzo Barberini.

Sott’er cielo de Roma. Su questa speciale Multipla, lo storico motore della Fiat 600 lascia il posto a un nuovo propulsore elettrico (le cui specifiche non sono state dichiarate) che consente alla beniamina del lussuosissimo hotel capitolino di bypassare ZTL e blocchi del traffico, a tutto vantaggio dei fortunati ospiti che si lasceranno scarrozzare tra gli angoli di Roma più intimi e suggestivi, normalmente vietati al traffico: replicando così il più classico clichè dell'Italia da cartolina. Un'esperienza esclusiva, da godersi all'insegna di una “Dolce Vita 2.0” a bordo della Fiat 600 Multipla, un'auto speciale ed evocativa come poche.

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