Certe volte un nome e un cognome funzionano meglio di un doppio espresso per cominciare bene la settimana. La scelta di Steve McQueen è anche un omaggio in extremis alla copertina di Ruoteclassiche di marzo, dominata dalla Ford Mustang Fastback del film “Bullitt”. In tutto questo potreste non trovare particolarmente interessante il pezzo di Sheryl Crow. E forse neppure i pochi secondi di apertura in cui l’ex signora Lance Armstrong si veste in una camera di motel di Memphis. Ma come restare insensibili alla combinazione di rock, velocità e alla parata di Mustang GT, Camaro e Porsche 356 che viaggiano a tutta birra sulle strade di San Francisco? Sì, c’era Vasco che tanto tempo fa voleva una vita come lui, tra un whisky e l’altro al Roxy Bar.
Lei invece ha le idee chiarissime: “Like Steve McQueen, all I need is a fast machine”, canta Sheryl Crow pedal to the metal. Cioè con il pedale incollato a fondocorsa, mentre la Fastback verde highland salta sugli stessi incroci dove fu girata una delle sequenze di inseguimento più memorabili della storia del cinema, 50 anni fa esatti. Mentre la nostra all American rebel in tuta bianca Gulf prepara la sua grande fuga verso la pista, le Ford GT40 muovono la storia verso l’altra pietra miliare del King of Cool, “Le 24 Ore di Le Mans” del ’71. Qualche anno dopo, nel 2006, Sheryl Crow si è prestata al gioco delle citazioni cantando “Real gone”, tratto della colonna sonora del film di animazione “Cars – Motori ruggenti”. Il cui protagonista si chiama…
Paolo Sormani