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15/12/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
HA CEDUTO AL RICATTO
“Ormai è buona per i ricambi”, aveva detto il proprietario. Un proposito che a Carlo Di Giusto, intenditore di “giapponesi”, suonava come uno sproposito. Per salvarla è costretto ad acquistarla. Una lunga ricerca di ricambi attraverso Internet ed ecco il risultato. Il bicilindrico a quattro tempi “tira” oltre i 10.000 giri e spinge a quasi […]
15/12/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

"Ormai è buona per i ricambi", aveva detto il proprietario. Un proposito che a Carlo Di Giusto, intenditore di "giapponesi", suonava come uno sproposito. Per salvarla è costretto ad acquistarla. Una lunga ricerca di ricambi attraverso Internet ed ecco il risultato. Il bicilindrico a quattro tempi "tira" oltre i 10.000 giri e spinge a quasi 165 km/h

Mentre Carlo Di Giusto, rispondendo a un annuncio su Ruoteclassiche, esamina una Honda "CB 350", il venditore gli dice: "Ne ho un'altra, di là, da usare come ricambi". Ma non è una moto qualsiasi. Carlo la riconosce e stenta a credere che stia capitando proprio a lui: una Honda "CL 350 Scrambler" prima serie.

La "nuova" moto è già sul carrello, ma non come donatrice d'organi: nella testa di Carlo è già la favorita. Sa che sarà un restauro impegnativo, perché le "CL 350" non sono mai state ufficialmente importate in Italia. Fortunatamente la Honda ha ancora in catalogo svariati ricambi; per tutti gli altri pezzi c'è Internet e soprattutto eBay.

Nel 1968 la Honda rinnova la propria gamma di bicilindriche: alle "CB72 Hawk" e "CB77 Superhawk" (250 e 305 cm³) succedono le nuove "CB 250" "CB 350" stradali, mentre le "CL72" e "CL77" cedono il passo alle inedite "CL 250" e "CL 350". Moto leggere, facili da guidare, affidabili e brillanti. Negli Stati Uniti, nel loro mercato principale, incontrano un successo senza precedenti: con il serbatoio piccolo, il manubrio largo, la sella lunghissima e la marmitta rialzata, queste piccole Honda fanno il verso alle "dirt track", che corrono su piste di terra.

La moto piace, e ancor più piace come va. Il merito va pressoché tutto al potente bicilindrico parallelo di 325 cm³, capace di girare a quota 9500 giri al minuto e di erogare addirittura 33 cavalli: è dolce, rotondo, ben bilanciato a qualsiasi regime. Un po' per la leggerezza, un po' per la vivacità del piccolo bicilindrico, la "CL 350" regala la sensazione di essere una moto agile e brillante. Magari non velocissima, visto che il manubrio alto obbliga a una posizione piuttosto eretta, comoda, che consente un controllo millimetrico della moto (la maneggevolezza è un altro dei suoi punti forti).

Il telaio è lo stesso delle "CB" stradali: un robusto insieme misto di tubi e di lamiera stampata. Le sospensioni sono abbastanza morbide, ma hanno un'escursione troppo ridotta per il fuoristrada. Soddisfacente la frenata.

Motore Bicilindrico parallelo frontemarcia - Quattro tempi - Cilindrata 325 cm³ - Alesaggio 64,0 mm - Corsa 50,6 mm - Potenza 33 CV a 9500 giri/min - Coppia 25 Nm a 8000 giri/min - Rapporto di compressione 9,5:1 - Due carburatori Keihin CV da 32 mm - Un albero a camme in testa (catena).
Trasmissione Primaria e finale a catena - Cambio a 5 marce - Frizione multidisco a bagno d'olio - Pneumatico anteriore 3.00-19, posteriore 3.50-18.
Ciclistica Telaio a culla in tubi d'acciaio e lamiera stampata - Forcella anteriore idraulica telescopica - Forcellone posteriore oscillante - Due ammorizzatori idraulici - Freno anteriore a tamburo a doppia camma, posteriore a tamburo.
Dimensioni e peso Interasse 1320 mm - Lunghezza 2083 mm - Larghezza 813 mm - Altezza 1067 mm - Altezza minima da terra 180 mm - Peso a vuoto 157 kg.
Prestazioni Velocità 164 km/h - Consumo medio 4,5 litri/100 km.

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