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28/01/2023 | di Redazione Ruoteclassiche
Il record di Caracciola, 432,7 km/h nel 1938
Il 28 gennaio 1938 la Mercedes-Benz W 125 di Rudolf Caracciola stabilì il nuovo record di velocità 432,7 km/h
28/01/2023 | di Redazione Ruoteclassiche

Il 28 gennaio 1938, 85 anni fa, in Germania una Mercedes-Benz W 125, guidata dal pilota Rudolf Caracciola, stabilì il nuovo record di velocità su strada pubblica: 432,7 km/h

Nel tratto di autostrada Francoforte-Darmstadt, il tedesco Rudolf Caracciola, pilota di punta della Mercedes negli anni 30, campione europeo nel 1935 e nel 1937, stabilì il record di velocità su strada pubblica: 432,7 km/h, un primato imbattuto fino al novembre 2017. Era il 28 gennaio 1938.

Primo tentativo. Non era la prima volta che Mercedes-Benz tentava di correre verso in nuovo record. Il 1937 era stato un anno d’oro per la Casa tedesca: si era aggiudicata il titolo europeo con tre vittorie (su cinque gare) di Caracciolo. Un record di velocità sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Nell’ottobre di quell’anno, il primo tentativo a Francoforte con una W 125 mossa da un V12 di 5.6 litri. Niente da fare. E, per qualche mese almeno, il primato detenuto dall’Auto Union restò imbattuto. La Mercedes-Benz fu ritirata dalle competizioni, proprio per svilupparla in vista di un nuovo round.

L’evoluzione dell’auto. Bastarono otto settimane a Rudolf Uhlenhaut, capo tecnico del reparto gare, e a Max Sailer, tra i responsabili dello sviluppo della vettura, per rendere ancora più competitiva la W 125. Gli ingegneri si concentrarono sul telaio (soprattutto all’anteriore) e sul motore. Vennero in soccorso anche ingegneri aeronautici che suggerirono di accorciare e arrontondare l’anteriore, per ottenere una superiore efficienza aerodinamica. Il frontale venne ulteriormente abbassato e affusolato (forma accentuata dalla copertura dei passaruota). Anche il retro fu modificato in una forma a cuneo, le linee della vettura smussate, l’abitacolo disegnato come una goccia. Il risultato fu una vettura completamente innovativa. Caracciola, in realtà, non era convinto dalla soluzione proposta dagli ingegneri. Temeva una compromessa visibilità, addirittura distorta. Si lavorò ancora per risolvere questo problema.

Soluzioni tecniche. La vetture del record era basata sulla pluripremiata Freccia d’Argento W 125: il dodici cilindri con due compressori era stato ottimizzato. Servendosi della galleria del vento, gli ingegneri ottennero un sensazionale coefficiente di resistenza aerodinamica pari a 0,157. E optarono anche per una presa d’aria anteriore più piccola. Attraverso due piccole aperture, quindi, viene immessa solo la quantità d’aria necessaria per il funzionamento del motore V12, 5577 cm3, tipo MD 25 DAB/3. Sempre dall’aeronautica, arrivava il suggerimento per cambiare il sistema di raffreddamento del motore: il radiatore viene inserito in una cassa riempita con 500 litri di ghiaccio e acqua.

Il giorno del record. Nessuno, prima, si era mai cimentato in una simile impresa. Erano le 8 del mattino del 28 gennaio 1938. L’autostrada era stata aperta nel maggio 1935. Era stato scelto il tratto compreso tra Francoforte sul Meno e Darmstadt. Rudolf Caracciola percorse il segmento di autostrada nei due sensi, il record (anzi due) fu stabilito facendo la media tra i tempi nelle due corse: 432,7 km/h sul chilometro lanciato, 432.4 km/h sul miglio. Nella sua biografia, anni dopo, Caracciola scrisse: “L’auto tiene meravigliosamente stretta in un abbraccio la strada. È già evidente nell’avvicinamento al tratto della prova. E la vettura è decisamente diversa dalla versione dell’anno precedente”. Il primato restò imbattuto fino al 4 novembre 2017, quando il nuovo toccò i 445,54 km/h.

Coincidenza tragica. Nello stesso giorno, il 28 gennaio 1938, un altro pilota, Bernd Rosemeyer su Auto Union, tentava lo stesso record. Un vento fortissimo fece schizzare la vettura fuori strada, provocando la morte del pilota tedesco. L’evento non riuscì a oscurare la fama di Caracciola e del suo record, imbattuto per quasi ottant’anni.

Oggi. L’automobile originale del record del 1938, la Freccia d’Argento, occupa oggi un posto d’onore al Mercedes-Benz Museum di Stoccarda, nella sala numero 7 dedicata alle Leggende.

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