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Le aste al tempo del virus: la svolta online di RM Sotheby’s

Chissà se gli organizzatori, per quanto esperti e navigati (non a caso RM Sotheby’s è la prima casa d’aste al mondo per fatturato), si sarebbero aspettati un risultato come quello ottenuto con l’incanto di Palm Beach, l’ultimo in ordine di tempo.

Sicuramente ci avranno sperato, avranno tenuto le dita incrociate per tutta la durata della vendita (dal 25 al 28 marzo), ma che in piena crisi Corona virus si potesse realizzare un fatturato di 13,1 milioni di dollari (poco meno di 12 milioni di euro) con una vendita solo online è stata una sorpresa per tutti. Oltretutto, organizzata quasi su due piedi, con poco tempo a disposizione per comunicare la trasformazione di un evento pensato inizialmente come una vendita classica (da tenersi il 20-21 marzo sul circuito di Palm Beach con la presenza delle persone) in una vendita online.

Dal reale al virtuale. La decisione di cambiare “formula” spostando l’evento sulla propria piattaforma “Online-only” è stata infatti presa dalla Casa anglo-canadese solo il 17 marzo. Tuttavia, visto il risultato finale, quella decisione giocata sul filo della temerarietà si è rivelata vincente. Non solo per il risultato finale, ma per quello che da oggi rappresenterà nel mondo delle aste di auto da collezione.

Il fattore fiducia. RM Sotheby’s non è la prima a utilizzare Internet per le proprie vendite, anzi, è una delle ultime, ma è la prima volta che una grande Casa d’aste internazionale riesce a far superare il tabù dell’acquisto “sulla fiducia” di auto del valore di centinaia di migliaia di dollari a un pubblico così vasto di appassionati (sono stati 900 gli iscritti all’asta da 44 paesi differenti). Una fiducia guadagnata nel tempo che oggi porta i suoi frutti anche sull’online. La Top Ten riportata più sotto ne è la testimonianza.

Le garanzie. Per la divisione Solo online di RM Sotheby’s non è tuttavia una novità assoluta, essendo attiva dal 2019, quindi già collaudata, anche se mai nei termini della vendita di Palm Beach. “Per ogni vettura vengono fornite numerose fotografie e rapporti dettagliati sulle loro condizioni compilati dagli specialisti di auto di RM Sotheby’s” dicono dalla direzione della Casa. “Ove disponibili, vengono fornite anche informazioni aggiuntive su ciascun lotto, come dati storici, certificati di produzione, documentazione di restauro, fatture di servizio, manuali del proprietario e altro ancora. In più gli specialisti di RM Sotheby’s e il team dedicato al servizio clienti erano pronti a rispondere a qualsiasi domanda dei potenziali offerenti”.

Una nuova era? Cosa si vuole di più verrebbe da dire. Ma quanti se la sentirebbero, avendone la disponibilità, di lanciare offerte anche milionarie senza visionare di persona quanto si sta acquistando (per una Ferrari LaFerrari qualcuno è arrivato a offrire 3,5 milioni di dollari, ritenuti comunque troppo pochi rispetto ai 4,0 milioni della stima minima)? Il valore storico di questa asta senza precedenti sta proprio nell’aver dimostrato che l’acquisto a distanza di auto di prestigio è possibile. E che comunque la richiesta di auto di prestigio è ancora viva nonostante tutto. Se poi questa vendita segnerà un cambiamento profondo nelle modalità di vendita/acquisto di auto da collezione una volta terminata l’emergenza Covid-19 è un po’ presto per dirlo, ma certamente non sarà dimenticata presto.

Le vendite. Quanto alla vendita in sé, delle 259 auto in catalogo, molte delle quali senza prezzo di riserva, 174 hanno trovato un nuovo padrone, pari a una percentuale del 67%. Un valore sicuramente inferiore rispetto alle ultime aste in territorio statunitense, ma sorprendente se si pensa che è stato ottenuto in un momento in cui l’umanità è colpita da un problema gravissimo e la voglia di acquistare auto non è per molti una priorità.

Le star dell’asta. La classifica è guidata da una coppia di supercar Youngtimer prestigiose. Al primo posto una Porsche 911 GT2 del 1996, una delle 194 versioni stradali prodotte che però, a differenza di molte sorelle che hanno subito modifiche per incrementarne le prestazioni, è rimasta come quando è uscita dalla fabbrica. Per lei erano richiesti 950.000 dollari ma è stata accettata l’offerta di 891.000 dollari finali (premi d’asta compresi). Dietro di lei una McLaren Senna del 2019, in pratica nuova, (con circa 300 km di percorrenza), aggiudicata a 847.000 dollari contro i 950.000 stimati.

Qui di seguito la Top Ten di Palm Beach:
1. 1996 Porsche 911 GT2 – $891,000
2. 2019 McLaren Senna – $847,000
3. 1963 Shelby 289 Cobra – $682,000
4. 1963 Rolls-Royce Silver Cloud III – $434,500
5. 2015 Ferrari 458 Speciale – $324,500
6. 1961 Jaguar E-Type Series 1 3.8-Litre Roadster – $280,500
7. 1992 Lamborghini LM002 – $275,000
8. 1983 Lamborghini Countach LP 5000S – $275,000
9. 1966 Ferrari 330 GT 2+2 Series II – $260,000
10. 2006 Ford GT – $242,000

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