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08/10/2023 | di Roberto Barone
È morto Luca Goldoni, storica firma di Quattroruote
Aveva 95 anni. Giornalista e scrittore brillante, ha collaborato a lungo con Quattroruote. Vi riproponiamo uno dei suoi pungenti articoli sui vizi degli italiani al volante
08/10/2023 | di Roberto Barone

È morto Luca Goldoni, brillante giornalista e scrittore parmense dalla prolifica attività. Si è spento nel pomeriggio di ieri 7 ottobre a Casalecchio sul Reno, nel Bolognese, all'età di 95 anni. È stato un cronista di nera, inviato di guerra e opinionista esperto di costume per varie testate tra cui la Gazzetta di Parma, Il Resto del Carlino e il Corriere della Sera, ma anche Quattroruote.

Scrittore di successo. Negli anni ha pubblicato una sessantina di libri e nella sua carriera ha vinto numerosi premi, come il Libro d'oro, per aver superato i tre milioni di copie vendute, e la Palma d'Oro al salone dell'umorismo per “Non ho parole”. Fra i suoi titoli "La donna e l'automobile", “Lei m'insegna”, “È gradito l'abito scuro”, “Italia al guinzaglio”, “Il sopravvissuto”, “Il mare nell'anima”, “Cioé”, “Tranelli d'Italia” e “Francesco Baracca”, dedicato all'aviere di Lugo, scritto con il figlio (d'arte) Alessandro, anche lui giornalista.

La passione per auto e costume. Appassionato di automobili ha collaborato a lungo con Quattroruote per il quale ha tenuto anche una rubrica mensile dal titolo "Rimozione forzata" nella quale raffigurava arguti ritratti degli italiani al volante. Nel porgere alla famiglia le condoglianze di tutta la redazione, proponiamo uno dei suoi ironici e pungenti scritti, pubblicato su Quattroruote di marzo 2001.

URGE UNA CURA PER LA CLACSONITE
Ho già parlato della cosiddetta semiotica automobilistica, cioè del linguaggio a gesti e del lampeggio di fanali. Capitolo a parte merita il clacson. Come noto, il termine deriva da Klacson, la società americana che iniziò a installare sulle auto il sistema di trombe alimentato dalla batteria. La definizione più appropriata sarebbe "avvisatore acustico per veicoli". Definizione che, comunque, oggi è ormai obsoleta, perché il clacson non viene usato soltanto per avvisare, ma soprattutto per sollecitare, redarguire, approvare, scusare, mandare a quel paese. Inutile dire che questo linguaggio è nato e si è affermato in alcuni luoghi particolari. Il Cairo, Roma, Milano.

Tentativi vani. Le case automobilistiche hanno tentato in tutti i modi di tenere a freno questa tendenza, eliminando il comando delle trombe dal centro del volante, nascondendolo e camuffandolo, prima nelle razze, poi nelle asticciole del lampeggiatore o del tergicristallo. Ma tutto è risultato inutile. La clacsonite acuta si propaga ed è la prima vera forma di comunicazione, visto che anche i bambini ? dopo il primo ruttino, e aver articolato "mamma" ? cercano immediatamente un clacson per far sapere al mondo che esistono.

Alfabeto-morse. Ma ecco l'alfabeto-morse base per distinguere il significato dei vari tipi di suono. Colpo lungo e prolungato: se dato in coda al semaforo, significa: "Ne abbiamo ancora per molto? Vi volete schiodare sì o no, là davanti?". Se dato da fermi in un parcheggio, significa: "Chi è quel cialtrone che ha parcheggiato in seconda fila e mi blocca?". Due colpetti brevi: dati in prossimità delle strisce pedonali, sono quasi sempre un buffetto al passante che pensa di attraversare: "Fermo lì, bello, prima passo io, poi tu".

Altri significati. Se dati da fermi sotto una finestra, comunicano gentile insofferenza: "Sono da mezz'ora qua sotto, scendi o no?". Se dati a un altro automobilista significano: a) "hai la portiera aperta"; b) "E metti giù quel dannato cellulare, che stai guidando come un ubriaco". Colpi di clascon molto prolungati, quasi senza soluzione di continuità, in tarda primavera: se dati a Roma, significa che ha vinto lo scudetto la Roma o la Lazio. Se dati a Milano, ha vinto il Milan o l'Inter. Se dati in tutta Italia (ma è molto raro), ha vinto la Nazionale. Coro di clacson la mattina alle nove: "Tutta la vita in coda: ma se po' campà accussì?".

Ma non è finita. Ha il medesimo significato anche il pomeriggio inoltrato, quando chiudono gli uffici. Colpi prolungati, interrotti da brevi intervalli, da un'automobile senza nessuno a bordo: a) l'antifurto è attivato da un contatto elettrico; b) l'antifurto funziona perfettamente e stanno per fregarti la macchina. Clacson a carillon, a muggito, a marcia dell'Aida, a pernacchia, stile colonna sonora del film "Il ponte sul fiume Kway" sono quasi totalmente spariti. Civiltà e buongusto, lentamente, si fanno strada.

Luca Goldoni

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