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03/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche
Quando la Passat guardava al futuro
Compie 35 anni la prima Passat familiare a trazione integrale. Era il 1983 e da allora per la Passat Variant 4x4 è stato un susseguirsi di sviluppi tecnologici e di successi commerciali. Inizialmente chiamato Tetra, il sistema di trazione integrale Volkswagen modificò il nome prima in Syncro e successivamente in 4Motion.
03/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche

Compie 35 anni la prima Passat familiare a trazione integrale. Era il 1983 e da allora per la Passat Variant 4x4 è stato un susseguirsi di sviluppi tecnologici e di successi commerciali. Inizialmente chiamato Tetra, il sistema di trazione integrale Volkswagen modificò il nome prima in Syncro e successivamente in 4Motion.

Nella primavera del 1983, al momento della presentazione, la scelta del nome “Tetra” (che in greco significa quattro) aveva provocato qualche ironia verso una Casa automobilistica che in listino aveva già un modello di nome Jetta. Scongiuri a parte, la Passat Variant Tetra (con differenziale centrale e ripartizione della coppia 50:50) aveva colpito per la qualità della tenuta di strada che il suo sistema di trazione integrale permanente le consentiva di avere sui terreni impervi, soprattutto in curva.

All’epoca la formula della station wagon a trazione integrale era ancora una novità assoluta nel settore delle familiari e rappresentava il tentativo da parte delle Case di cercare sbocchi per nuove nicchie di mercato. La sicurezza per tutta la famiglia era la molla che aveva fatto più breccia tra gli automobilisti di allora nonostante il prezzo di listino molto superiore rispetto alle versioni due ruote motrici e nonostante un consumo di benzina superiore almeno del 15%.

La Volkswagen Variant 4x4 entrò in listino nel 1984,  modificando il nome della propria trazione integrale da Tetra in “syncro”. Erano già arrivate a questa soluzione Subaru e Toyota, marche giapponesi non ancora così diffuse da noi come lo saranno successivamente. E dietro di loro si erano cimentate la francese Renault con la R18 Break e più tardi l’Alfa Romeo con la 33 Giardinetta 4x4.

Nel 1988, con l’arrivo della terza generazione Passat, il sistema integrale “syncro” diventò più efficiente. Le rigidità del collegamento tra albero di trasmissione e cambio furono eliminate grazie alla sostituzione del differenziale centrale con un giunto viscoso, un cilindro che all’interno è pieno di olio di silicone. Nel 1996 il sistema “syncro” venne sostituito con il nuovo e più moderno 4Motion, che a sua volta fu perfezionato nel 2005 adottando per la prima volta una frizione multidisco a bagno d’olio (consentiva una risposta più rapida). Dal 2018 sulle Passat è presente una versione 4Motion ancora più evoluta, con frizione multidisco a controllo elettronico.

Gilberto Milano

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