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Richard Mille UP-01: spessore da record

Richard Mille UP-01: arriva con dimensioni incredibili l’attesissimo segnatempo in titanio realizzato in collaborazione con Ferrari. Ha richiesto seimila ore di lavoro.

Lo si aspettava e alla fine è arrivato, il nuovo orologio Richard Mille UP-01 dedicato a Ferrari e realizzato in stretta collaborazione con la scuderia di Maranello. Presentato all’inizio dell’estate, il Richard Mille UP-01 ha richiesto circa 6000 ore di lavoro tra ricerca e sviluppo di cassa e movimento. Niente da invidiare quanto succede per mettere in strada (o in pista) le vetture del Cavallino rampante, simbolo che è peraltro riportato con la sua inconfondibile sagoma sul quadrante in titanio del modello battezzato RM UP-01 Ferrari; lo stesso materiale ultraleggero è utilizzato per la cassa. La ragione di tutto questo non risiede soltanto nelle alte specifiche di qualità e originalità tecnica e stilistica cui Richard Mille ha abituato appassionati e collezionisti, ma anche nel risultato che si è voluto ottenere. E se per il costruttore d’auto il limite da raggiungere e sempre superare è quello della velocità e della tenuta di strada, per quello d’orologi è la sfida con le dimensioni: e il Richard Mille UP-01 ha uno spessore di appena 1,75 mm.

Oltre ogni limite. La meccanica più è piccola più è difficile da far funzionare e se a questo si aggiunge la ricerca dello spessore minimo, ecco la sfida affrontata per il Richard Mille UP-01. Che è realizzato con un movimento meccanico a carica manuale alto soltanto 1,18 millimetri, un vero record di finezza. E uno dei tanti stratagemmi inventati per mantenere il passo con questa “ricerca al limite” è stato quello di realizzare una sorta di “simbiosi” tra cassa e meccanismo (le componenti del movimento sono montate sull’interno della cassa, piuttosto che ospitate già assemblate, in una costruzione in cui il fondo ha anche la funzione di platina), in modo da lavorare il più possibile in orizzontale e non in verticale, come avviene normalmente. 

Lungo processo. “Per un progetto del genere era necessario mettere da parte tutte le conoscenze accumulate in anni di pratica e ogni possibile standard di orologeria”, spiega Julien Boillat, direttore tecnico di Richard Mille. “È esattamente ciò che abbiamo fatto, anche grazie alla collaborazione con i laboratori Audemars Piguet di Le Locle. Eliminare i decimi di millimetro di spessore per costruire il Richard Mille UP-01 è stato un processo molto impegnativo e lungo”.

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