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11/09/2023 | di Redazione Ruoteclassiche
Rømø Motor Festival, spiagge e velocità
Abbiamo assistito alla bizzarra rievocazione storica per auto e moto prebelliche, che si è svolta dal 18 al 20 agosto sull'isola danese di Rømø. Ecco il nostro racconto
11/09/2023 | di Redazione Ruoteclassiche

Il Romo Motor Festival, ospitato sulla spiaggia dell'omonima isola danese, è una rievocazione storica delle gare di velocità che si svolgevano nella vicina Fanø all'inizio degli anni Venti. Oggi vi partecipano auto e moto prebelliche, antecedenti il 1947. Abbiamo partecipato all'edizione 2023, in programma dal 18 al 20 agosto. Ecco il nostro racconto di questa bizzarra competizione.

La partenza. Si apre il portello dell'aereo, il fresco abbraccio danese ci inietta da subito una sensazione di gran benessere, essendo un agosto particolarmente rovente in Italia. È Copenaghen il nostro punto di partenza: io e miei compagni di "scatto" siamo carichi delle nostre attrezzature fotografiche e abbiamo intenzione di onorare al massimo il grande evento che ci attende sull'isola di Rømø. Quindi, ritirati i bagagli si carica tutto sulla monovolume e si parte per la destinazione.

Tatuaggi d'ordinanza. Poche ore di viaggio, circa quattro, tutte da percorrere su strade che sembrano stampate su un asfalto impeccabile; rare soste e arriviamo sul terrapieno che conduce al nostro punto d’arrivo. Il percorso verso l'isola è già punteggiato di veicoli a due e quattro ruote dal fascinoso stile rétro. I driver più o meno brizzolati si guardano attorno sfoggiando colorati tatuaggi e sapendo di essere le vere star dell'evento, il Romo Motor Festival 2023.

Ritorno al passato. La storia? Un gruppo di appassionati della comunità hot rod & custom è riuscito a ottenere le approvazioni necessarie per una gara in stile vintage sull'isola di Rømø. Le spiagge estremamente ampie e lunghe erano il terreno ideale per una rievocazione storica di una competizione di inizio 900 nata per stabilire record di velocità. Oggi i primati non interessano, si vuole creare un vero salto temporale grazie ad auto e motociclette antecedenti la Seconda Guerra Mondiale con uno stile e una meccanica non oltre il 1947. La versione moderna della pista è di 1/8 di miglio.

Ruote scoperte. Abbandoniamo le valigie in albergo dopo avere ritirato i pass stampa e aver letto il regolamento; raggiungiamo, quindi, la gigantesca spiaggia di Lakolk (dire immensa è fin riduttivo): nonostante sia il giorno che precede la gara troviamo diversi veicoli fermi a farsi fotografare. Il rombo delle Ford, Packard, Buick, Pontiac, Chevrolet a ruote scoperte viene trasportato dal vento che spazza perennemente quegli spazi.

Biker duri e puri. Gruppetti di motociclisti tatuati fino all'anima si affiancano, tra loro Harley Davidson, Rudge, Indian, Husquarvna, Royal Enfield, domate con stivali in pelle grezza. Spiccano le Brough Superior una volta definite le Rolls Royce delle moto. Le vibrazioni di quei rudimentali cilindri sono alternate da improvvise accelerate, ma anche da occasionali spegnimenti a causa della carburazione da registrare.

Comincia la festa. Dopo qualche scatto pomeridiano ci andiamo a riposare, domani è il 19 agosto e comincia la festa. È mattina, la spiaggia oggi è gremita da migliaia di appassionati che continuano a entrare in un flusso infinito, ma ordinato: camper e mezzi di varie epoche fanno da cornice all'area preposta alla competizione, mentre alcuni hanno piazzato sedie da campeggio e teli da bagno sulle colline sabbiose che costeggiano la pista, per poter godere il tutto da una buona posizione.

Si segue il regolamento. Da buoni italiani vogliamo essere partecipi della festa, quindi come da regolamento indossiamo capi adatti all'epoca (anni 40/50) e non contenti ci presentiamo con al seguito una vecchiamacchina fotografica in legno, per l'esattezza modello Thorton pickard, con l’intenzione di realizzare autentici scatti vecchia scuola. Si allineano tutti sul traguardo per un giro d'onore in memoria di un pilota scomparso recentemente: l'emozione è palpabile, l'auto lasciata vuota prima dello start viene poi portata dal figlio a capo del cordone motorizzato.

Il momento clou. Finalmente arriva il momento delle partenze: moto e auto si posizionano in fila per due mentre una ragazza a piedi nudi con la scritta “flag girl” sul retro del suo corpetto si incammina verso il via. Ci posizioniamo per cogliere le vibrazioni e immortalarle nei nostri scatti, mentre Alessandro si mette sotto al telo nero della sua arcaica attrezzatura con il cavo di scatto in mano.

Bandiera a scacchi. Il giudice in tuta bianca dà il consenso. Si comincia tra il rombo dei motori 8 cilindri a V di Chevrolet e Ford che si preparano sotto alla bandiera a scacchi. La ragazza sulla corsia di lancio si alza verso il cielo saltando con tutte le sue forze; la bandiera segue la sua danza accompagnando la sabbia alzata dai veicoli. Ecco il momento clou: goooooo!

Fabrizio Ferrari

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