Ruoteclassiche di aprile: Indy, la Maserati firmata Vignale e... molto altro! - Ruoteclassiche
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03/04/2020 | di Redazione Ruoteclassiche
Ruoteclassiche di aprile: Indy, la Maserati firmata Vignale e… molto altro!
Ruoteclassiche di Aprile 2020: in anteprima i modelli e i servizi di questo numero
03/04/2020 | di Redazione Ruoteclassiche

In copertina la Maserati Indy, granturismo firmata Vignale con quattro posti veri. E poi una Renault ultracentenaria, la Porsche 911 2.7 Targa, l’Alfa 2000 automatica e un incontro con il conduttore e scrittore Gianni Ippoliti e il suo taxi Fiat 1100 BL. Non mancano la fiera di Stoccarda e le aste di Amelia Island.

La Maserati Indy rappresenta una svolta nella produzione del Tridente. Strizza l’occhio a una clientela più giovanile e ai Paesi stranieri, America in testa. Presentata nel 1968 e lanciata l’anno dopo, ha un V8 di grandi prestazioni, una linea seducente e spazio per quattro adulti. Nasce come 4.200, poi si evolve in 4.700 come quella del servizio e infine 4.900. Il nome Indy celebra la vittoria, 50 anni prima, di una Maserati a Indianapolis.

Ci si può fidare. La Renault Type CC del 1912, nonostante abbia superato i 100 anni, è affidabile anche per i lunghi viaggi grazie alla sua semplicità e razionalità. Lo dimostra l’esemplare che presentiamo, in Italia dagli anni 90, con il quale il proprietario ha girato in lungo e in largo anche Svizzera e Germania. La carrozzeria è una delle prime allestite dalla Casa e le uniche modifiche rispetto all’originale riguardano l’impianto elettrico, adeguato alle normative, e il motorino d’avviamento, aggiunto per praticità.

La Cenerentola di Stoccarda. Fra tutte le Porsche 911, anni fa esplose nelle quotazioni grazie all’anniversario del modello prima e della Casa poi, la versione con il boxer di 2,7 litri è sempre stata una delle meno valutate, considerata quasi un modello di transizione fra le apprezzate 2.4 della prima era e le successive 3 litri. La prima della generazione G, la 2.7 con i paraurti ad assorbimento d’energia ha avuto una carriera breve ed ha sopportato anni e anni di “aggiornamenti” e maltrattamenti. Difficile trovarne una immacolata come quella del nostro servizio.

La mosca bianca. Decisamente difficile imbattersi in un’Alfa Romeo 2000 degli anni 70 con la trasmissione automatica della tedesca ZF. Al tempo la produzione si era fermata poco sopra le 2.000 unità, perché il cambio automatico non era ancora apprezzato come oggi e non sembrava adatto a un marchio sportivo come quello milanese. Eppure i 130 CV del due litri Alfa riescono a dare alla grossa berlina una grinta convincente, nonostante le tre sole marce.

Tradizione familiare. Gianni Ippoliti, volto televisivo noto da decenni, ha sempre amato e collezionato i veicoli da lavoro derivati dalle auto di tutti i giorni. E ha avuto un nonno tassista. Mettendo insieme passione e tradizione di famiglia, ha acquistato e riportato a nuovo questa Fiat 1100 BL, un tempo in servizio come taxi a Napoli. Ostacolo maggiore, trovare il tassametro originale. A seguire, una carrellata su tutti i modelli italiani nati appositamente per svolgere il servizio di piazza.

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