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11/04/2002 | di Redazione Ruoteclassiche
SOGNANDO LA GILERA
Quando juke-box e mangiadischi suonavano i successi dei Dik Dik, i sedicenni fantasticavano su improbabili attraversate degli States in sella alla “124”. L’incontro di Pietruccio e Pepe con due begli esemplari della Casa di Arcore, intramontabili come la loro musica. Quattro tempi, 10 cavalli.“Quanto ho spasimato per questa moto”, ricorda Pietro Montalbetti, uno dei componenti […]
11/04/2002 | di Redazione Ruoteclassiche

Quando juke-box e mangiadischi suonavano i successi dei Dik Dik, i sedicenni fantasticavano su improbabili attraversate degli States in sella alla "124". L'incontro di Pietruccio e Pepe con due begli esemplari della Casa di Arcore, intramontabili come la loro musica. Quattro tempi, 10 cavalli.

"Quanto ho spasimato per questa moto", ricorda Pietro Montalbetti, uno dei componenti dei Dik Dik, "e quando finalmente ne ho avuta una, ogni occasione era buona per farci un giro". E ancora oggi, assieme all'inseparabile Pepe e alla sua chitarra, eccolo sfrecciare per le strade di campagna tra Milano e Buccinasco, dietro alla "Isola di Wight", il ristorante dei Dik Dik che si chiama come una delle loro canzoni più belle. Introdotta nel 1965, la Gilera "124 4V" ("4V" sta per quattro velocità) ha un motore monocilindrico a quattro tempi che sviluppa una potenza di 10 CV e supera di poco i 100 all'ora. Quanto basta per far sognare i ragazzi degli anni Sessanta. E difatti, prendendo spunto da una canzone di enorme successo dei Dik Dik, "Sognando la California", la Gilera realizza, specificamente per il mercato americano, la "98 SS", in pratica una "124 4V" con motore di cilindrata ridotta, e pensa di venderla addirittura nei supermercati della catena Sears & Roebuck.

La moto, dal punto di vista estetico, ha una linea un po' datata (deriva da quella del "Giubileo" introdotto nel 1959 per festeggiare i cinquant'anni della Gilera) e ha un serbatoio arrotondato simile a quello che veniva montato su modelli ben più anziani. Come alternativa più moderna, la Gilera ha in listino anche la versione a cinque marce, con serbatoio squadrato e appariscente contagiri. Nel 1966, nasce anche la "5V Special", dotata di nuova sella, marmitta modificata e parafango anteriore in acciaio inossidabile. A quel tempo le giapponesi sono ancora lontane all'orizzonte e le italiane spopolano. Insieme con la Guzzi "Stornello" e la Morini "Corsaro", la "124 4V" e "5V" in pratica rappresentano tutto il mondo delle 125 a quattro tempi.

La moto di Arcore ha cilindro e testa in alluminio, valvole in testa, distribuzione ad aste e bilancieri. Il cambio è in blocco, la frizione a dischi multipli in bagno d'olio. Il telaio è a doppia culla in tubi d'acciaio, le ruote sono a raggi con cerchi in acciaio da 17" e freni a tamburo. Bassa, con una guida simile a quella di una bicicletta, la Gilera "124 4V" permette un'andatura particolarmente rilassante e adatta al turismo. Il consumo è poi davvero minimo, da 30 a 40 chilometri con un litro. Costruita in poco più di 10.000 esemplari, la "124 4V" costava all'epoca 167.000 lire, un prezzo davvero competitivo. Ora è possibile trovarla per cifre attorno ai due milioni.

4V/5V
Regolarità Casa
Regolarità Competizione
Anni di produzione
1965-72
1966-72
1968-72
Cilindrata cm3
123,08

123,08

123,08

Numero cilindri
1

1

1

Alesaggio x corsa mm
56x50

56x50

56x50

Potenza CV/giri
10,5/8500

10,5/8500

11,5/8500

Tempi
4

4

4

Avviamento
pedivella
pedivella
pedivella
Cambio
4/5 marce
5 marce
5 marce
Raffreddamento
aria
aria
aria
Carburatore
Dell'Orto 22
Dell'Orto 22
Dell'Orto 22
Telaio
doppia culla
doppia culla
doppia culla
Sospensione anteriore
forcella telesc.
forcella telesc.
forcella telesc.
Sospensione posteriore
forcella oscill.
forcella oscill.
forcella oscill.
Freni
tamburo
tamburo
tamburo
Peso kg
98
95
95
Velocità km/h
106/120
95
100
Prezzo in lire (1968)
167/225.000
305.000
355.000
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