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26/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche
XXV Coppa Città della Pace, ecco come è andata
Record d’iscritti alla venticinquesima Coppa Città della Pace, prima gara valevole per il Campionato Italiano Regolarità Autostoriche. Un’edizione celebrativa per la scuderia Adige Sport, presieduta da Luca Manera e dal suo vice Remo Trinco, e che ha visto ben 104 equipaggi impegnati nella giornata di sabato 24 febbraio ad accumulare meno centesimi di secondo possibili.
26/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche

Record d’iscritti alla venticinquesima Coppa Città della Pace, prima gara valevole per il Campionato Italiano Regolarità Autostoriche. Un’edizione celebrativa per la scuderia Adige Sport, presieduta da Luca Manera e dal suo vice Remo Trinco, e che ha visto ben 104 equipaggi impegnati nella giornata di sabato 24 febbraio ad accumulare meno centesimi di secondo possibili. Il più bravo in assoluto è stato Mario Passanante, in coppia con Elisa Buccioni, su A112 Elegant. Con sole 156 penalità su 60 prove cronometrate, ha dovuto vedersela con un agguerritissimo Luca Patron, navigato da Massimo Casale. Con la sua Renault R5 Alpine del 1984, è stato autore di una gara sul filo del rasoio, tanto che nell’ultimo settore di prove, alla Protezione Civile di Rovereto, stava per soffiare il primo gradino del podio a Passanante. Per soli 4 centesimi di secondo si è invece dovuto accontentare del secondo posto assoluto, seguito dall'equipaggio Rimondi-Fava, terzo su Porsche 911 S Targa del 1974, distaccati di sole 5 penalità.

Non è un caso che i primi 43 iscritti a questa Coppa Città della Pace fossero top driver. La lotta è stata incandescente, e tra gli altri protagonisti non sono mancati i nomi più noti della regolarità, tra cui le coppie Mozzi-Biacca e Cané-Galliani, rientrati sulle scene del campionato italiano. Insomma, un “parterre” di nomi e di auto di tutto rispetto. Altre lotte si sono poi consumate per i vertici delle classifiche Top Car, categoria vinta da Aliverti-Carrara su Fiat 508 C, Equipaggi Femminili, dove si sono distinte Bignetti-Ciatti su Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce, e Scuderie, che ha premiato la Franciacorta Motori.

La gara si è svolta lungo un percorso di circa 160 chilometri, che ha toccato le strade più belle del Garda Trentino, tra i vigneti e i castelli della Vallagarina, la valle del Basso Sarca, il punto più basso del Trentino, e la Valle dei Laghi, dove è ancora l’acqua a dominare il paesaggio. Un percorso davvero suggestivo che ha visto - cosa non da poco - la maggior parte dei tratti stradali chiusi al traffico, per permettere ai concorrenti di affrontare le prove in tutta sicurezza, divertendosi anche non poco alla guida.

Questa edizione della Coppa Città della Pace ha infine festeggiato il suo primo quarto di secolo con uno show a eliminazione diretta, a fine gara, in Corso Bettini di fronte al museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, tra la curiosità e il plauso di cittadini e turisti. Sono state le due prove cronometrate 8 e 9, svoltesi sempre presso il museo nel corso della mattinata, a determinare i migliori, per ciascuna categoria, che sono dovuti scendere in campo. Hanno avuto la meglio Di Pietra - Di Pietra nella classifica assoluta, Aliverti-Carrara nella Top Car, Scarioni-Rigoni nel Femminile, ed Emmebi 70 nelle Scuderie.

Himara Bottini

(Foto di Lara Cannistrà)

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