Dal 3 al 10 marzo Bonhams mette all’asta online la Porsche personale che Diego Armando Maradona utilizzò in Spagna nel suo ultimo anno di permanenza in Europa.
Tre mesi fa, il 20 novembre, tutto il mondo è stato in lutto per la sua scomparsa. Mai un calciatore, o uno sportivo in genere, ha provocato un moto di commozione così universale e così partecipato come Diego Armando Maradona. Ma al di là delle ragioni sportive e sociologiche che hanno portato a manifestazioni di lutto così sentite, diffuse e inaspettate, resta il fatto che anche Diego Armando Maradona, come quasi tutti i personaggi dello sport o i divi del cinema e della musica, fosse un appassionato di belle auto.
Dalla Fiat 128 alle supercar. La sua prima auto è stata una Fiat 128 immatricolata nel 1982, ma quando i guadagni sono diventati stratosferici è passato alle Ferrari (Testarossa, F40, F355 Spider) e alle Porsche (924 e 911 Cabrio). Proprio quest’ultima sarà al centro dell’interesse dei numerosi appassionati delle sue gesta decisi ad accaparrarsela. Si tratta di una 911 Tipo 964 Carrera 2 Convertibile Works Turbo Look consegnata nuova a Maradona nel novembre 1992 quando il campione argentino militava nella squadra del Siviglia, in Spagna, la sua ultima stagione giocata in un team europeo. La vettura è una delle 1.200 prodotte in due anni in quella versione e monta un motore Carrera 2 da 3,6 litri e 250 CV, con una velocità massima di 260 km/h.
Guida spericolata. All’epoca Maradona aveva lasciato la squadra del Napoli dove aveva giocato dal 1984 al 1991 conquistando due scudetti (86-87 e 89-90) prima di essere trovato positivo a un test antidoping e allontanato per 15 mesi dal nostro calcio, per recarsi in Spagna. A Siviglia la Porsche era l’auto che utilizzava tutti i giorni per recarsi agli allenamenti e per dare sfogo alle sue bravate extracodice, due delle quali (il passaggio con il rosso a un semaforo e l’aver guidato a 180 km/h in pieno centro cittadino) gli costarono due fermi da parte della Polizia locale. Maradona lasciò Siviglia, e la sua Porsche, nel 1993.
La stima. Da allora la vettura è passata prima nelle mani di un appassionato spagnolo, che l’ha tenuta vent’anni sull’Isola di Maiorca, e poi è sbarcata in Francia, passando per i garage di alcuni collezionisti d’Oltralpe. Dal 2016 è dell’attuale proprietario che oggi la propone all’asta in condizioni di conservazione giudicate buone. La percorrenza totale è di circa 120.000 km. La vettura viene offerta a un prezzo stimato tra i 150.000 e i 200.000 euro in quella che sarà la prima vera asta solo online di Bonhams, in calendario dal 3 al 10 marzo.
Le altre auto all’asta. Oltre alla Porsche 911 di Maradona, il catalogo di Bonhams comprende altre 56 vetture di vario genere, prevalentemente sportive, di prezzo medio-medio basso, dove la potenziale reginetta della vendita è una Aston Martin DB4 Serie II del 1960 (stimata € 450.000 - 600.000), l'auto di produzione britannica più veloce e potente del suo tempo, la prima Aston Martin a montare la carrozzeria in alluminio "Superleggera" della Carrozzeria Touring e la prima ad essere alimentata dal nuovissimo motore 3,6 litri sei cilindri da 240 CV. Una delle sole 350 auto della Serie II costruite.
Fuoriserie contemporanea. Della Carrozzeria Touring Superleggera in catalogo c’è anche una Sciàdipersia del 2017, l’unica coupé costruita di questo modello, con un unico proprietario fino a oggi e solo 11.500 km percorsi. Presentata al Salone di Ginevra nel 2018, la Sciàdipersia del XXI secolo (quella del XX secolo era basata su una Maserati 5000 GT, una delle tre che Touring ha costruito alla fine degli anni '50, la prima delle quali per lo Scià di Persia) è oggi basata su una Maserati Granturismo coupé due porte e monta un motore V8 da 4,7 litri da 454 CV. L’accelerazione 0-100 km/h è di 4,8 secondi e la velocità massima di 299 km/h. Sarà offerta con una stima di 380.000-580.000 euro.
La Darl’mat e le italiane. Titolata “Les Grandes Marques du Monde à Paris”, l’asta di Bonhams propone anche diverse vetture francesi tra cui spicca una Peugeot 402 DES Darl'mat Special Sport del 1938, una delle 20 roadster rimaste, recentemente restaurata, offerta con la sua livrea originale blu su marrone chiaro e una stima di € 350.000 - 550.000.
Tra le italiane da segnalare, una Lancia Delta Integrale 8V Gr. A con le specifiche del Safari Rally del 1988 (240.000-280.000 euro); una Alfa Romeo Montreal del 1973 (60.000-80.000 euro); una Fiat Dino 2400 del 1973 (55.000-75.000 euro); una Fiat Abarth 850 TC del 1961 (40.000-60.000 euro); una Fiat 131 racing del 1979 (20.000-30.000 euro); una Alfa Romeo GTV Autodelta del 1980 (15.000-20.000 euro); una Lancia Fulvia HF 1.6 del 1971 (35.000-45.000); una Fiat 1100 TV del 1955 (40.000-50.000) e diverse Ferrari (512 BBi; 550 Maranello; 328 GTB; 308 GTB Berlinetta; 328 GTS; 456 GT).
Il catalogo. Gli offerenti possono richiedere un rapporto sulle condizioni agli specialisti Bonhams, comprese immagini aggiuntive e riprese video di tutti i lotti, in modo da poter decidere bene informati. Alcuni lotti saranno disponibili per la visione di persona su appuntamento presso gli hub regionali di Bonhams in Francia, Belgio e Italia. Tutte le info e il catalogo completo dell’asta sul sito di Bonhams.