Nel 2021 Milano Autoclassica chiude con un boom di presenze, segnato da un costante afflusso di visitatori durante lo scorso weekend.
I protagonisti dell’undicesima edizione di Milano Autoclassica sono stati giovani. Si, proprio noi cresciuti con i videogames e che non abbiamo mai smesso di sognare. Ma il tempo passa per tutti e adesso i videogiochi non bastano più. Dopo aver desiderato tanto a lungo questa o quella vettura, dopo aver risparmiato qualche soldino e passato notti insonni a cercare in rete l’esemplare perfetto, la kermesse milanese è stata l’occasione perfetta per concretizzare il buon affare tanto agognato. Sono le youngtimer anni ‘80 e ’90 a riconfermarsi in cima alle preferenze dei collezionisti di domani: vetture globalmente accessibili (salvo imbattersi in supercar) in grado di far registrare ottimi volumi di vendita.
L’organizzazione, inoltre, rende noto che molte negoziazioni sono state concluse già nella prima giornata di fiera, venerdì 1 ottobre. Dopo l’intenso weekend, l’evento ha chiuso con un bilancio positivo per gli espositori, i quali, in molti casi, hanno ottenuto risultati migliori superiori alle aspettative.
L’asta Wannenes. Restando in tema di numeri possiamo definire eccellente il risultato dell’asta “Auto, Moto Classiche e Youngtimer” organizzata da Wannenes, che chiude all’attivo con 1.018.270,00 euro e una percentuale di venduto per lotto del 70% e del 148.1% per valore. A guadagnarsi il titolo di Top Lot, la Fiat 509 S Zagato del 1927 battuta a 178.250 euro.
Guido Wannenes, CEO dell’omonima Casa d’Aste ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti del risultato dell’asta a Milano Autoclassica. Abbiamo visto la sala gremita, oltre 500 spettatori hanno seguito l’evento grande entusiasmo. Una soddisfazione condivida con i collezionisti e i dealers che hanno assistito all’ascesa di molti nuovi top lots, a conferma di come il Dipartimento Auto avrà un ruolo di assoluto rilievo all’interno del settore del lusso Wannenes, insieme ai Gioielli, gli Orologi e i Vini”.
Gli incontri tematici. Ricchissimo poi il calendario di talk sul tema del motorismo storico: dibattiti presentazioni di gare, finali di Trofei e premiazioni, tutti seguiti da una platea molto attiva e partecipe.
Tra i talk più partecipati, nell’arena di Aci Storico, c’è stato sicuramente il dibattito “Collezioneremo monopattini? Riflessioni sul futuro dell’auto e analisi dei nuovi trend” curato da Ruoteclassiche, in cui hanno preso parte il Direttore David Giudici e il Vicedirettore Carlo Di Giusto. Con loro anche Geronimo La Russa (Presidente di AC Milano), Stefano Mereghetti (Vice Direttore di Automobilia), Viky Piria (Pilota), Enrico Rondinelli (Consulente ed Esperto Automotive), Tomaso Trussardi (CEO di Trussardi e collezionista) e Matteo Wolter.
Il Salotto Asi, sabato 2 ottobre, ha ospitato un altro convegno “caldo”, sul motorismo storico quale strumento per la promozione del Sistema Paese, grazie all’importante indotto turistico, culturale ed economico. Diversi gli interventi di personaggi di spicco del mondo politico, dall’On. Giovanni Tombolato (Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Veicoli Storici) a Guido Guidesi (Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia) e Luigi Zironi (Presidente Città dei motori e sindaco di Maranello).
La festa Countach. Con un bagno di folla, Autoclassica ha accolto Emanuele Sabatino, in arte EmaMotorsport. Durante la kermesse, il meccanico italiano più noto del web ha raccontato il suo vissuto: presentando la sua storia personale e professionale, una toccante testimonianza giunta al pubblico come un’ispirazione da seguire con coraggio e ottimismo.
A celebrazione per il 50° anniversario della Lamborghini Countach si è tenuta, nella Club House di Milano Autoclassica, l’esposizione di nove esemplari appartenenti alle varie serie, per raccontare l’evoluzione di quest'auto divenuta leggenda. Due gli incontri tematici: venerdì 1 ottobre, nella giornata inaugurale, nell’Arena di AciStorico Gaetano Derosa (Vice Caporedattore di Ruoteclassiche) ha intervistato Valentino Balboni, storico collaudatore Lamborghini il quale ha raccontato come negli anni 70 partecipò allo sviluppo della Countach, una straordinaria e rivoluzionaria icona di stile.
Domenica 3 ottobre, nello stand di Asi è intervenuto Antonio Ghini (direttore del magazine “The Key – Top of the Classic Car World” ed autore di due libri sulla storia della Lamborghin) che ha incantato il pubblico offrendo uno spaccato di storia ricco di aneddoti relativi alla Counatch, il capolavoro di Marcello Gandini e l’ultimo atto di Ferruccio Lamborghini.
Gli anniversari. Autoclassica ha fatto da cornice anche alle celebrazioni per i 70 anni dell’Alfa Romeo 1900 Sprint (con due modelli esposti) e i 100 anni di Moto Guzzi (con l’esposizione della Airone Sport 250 del 1956 e della Moto Guzzi Sport del 1930).
Nella giornata di sabato 2 ottobre, Asi ha celebrato, inoltre, il centenario della nascita del designer Giovanni Michelotti con un’esposizione dedicata ad alcuni tra i suoi modelli più iconici. Nell’area ospitalità Asi si è tenuto un intervento, molto seguito, in cui ha partecipato il figlio Edgardo, Curatore dell’Archivio Storico Michelotti.
I dipartimenti heritage. Tante le première, tra cui quelle della Kimera Automobili: a Milano Autoclassica si è tenuta infatti l’anteprima italiana della EVO37. E, con la sua restocustom d’autore, la giovane realtà cuneese sta già raccogliendo grandissimi consensi dalla critica e dagli appassionati.
Tra passato e futuro, hanno presenziato anche i Musei Ferrari e Porsche Classic Partner Milano Est.
Il dealer milanese ha schierato alcuni dei modelli più significativi per raccontare le tappe evolutive del marchio: la Porsche 356 A Coupé, la Porsche 911 Targa e una recente Taycan in versione Cross Turismo, a trazione totalmente elettrica. Anche la concessionaria Ferrari “Rossocorsa” ha partecipato alla fiera con uno stand dedicato alla sezione heritage, l’Officina Ferrari Classiche, tramite la quale segue il processo di certificazione, manutenzione e restauro delle storiche del Cavallino.
E se Porsche Classic ha esposto la scocca restaurata di una 911 Targa, Ferrari ha replicato con una 250 GT Berlinetta Lusso in fase di lavorazione.
Voglia di meeting. Il weekend milanese è stato vivace ed articolato: oltre 600 le vetture presenti. E, mentre all’interno, si susseguivano i dibattiti e gli atti di compravendita, fuori dei padiglioni alcuni club davano il via ai loro meeting. Tra questi, ricordiamo: il Club Z3Mendi dedicato alle BMW Z3, il Registro Storico Renault 4 e il Club Stelle Cadenti, sodalizio per i proprietari e gli appassionati delle Mercedes Classiche.
Del tutto inedita, poi, l’apertura della manifestazione ai sodalizi motociclistici, che quest’anno ha visto il raduno nazionale del leggendario Vespa Club.
L’undicesima edizione di Milano AutoClassica ha testimoniato il grande desiderio di ripartire condividendo insieme passione e know-how, sempre nel rispetto delle norme vigenti e del distanziamento sociale.
Da Rho Fiera è tutto, non resta che darci appuntamento alla dodicesima edizione di Milano Autoclassica il prossimo autunno.