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Bonhams, in vendita la Ferrari 400i di Piero Ferrari

In una Montecarlo ancora blindata, ma che sta lentamente cercando di tornare alla normalità, andrà all’asta da Bonhams questo venerdì 23 aprile una Ferrari che porta comunque su di sé un pezzettino di storia di quel marchio: la 400i GT 2+2 del 1983 (Telaio n. ZFFEB07B000046017) consegnata nuova all’allora trentottenne Piero Lardi Ferrari, oggi Piero Ferrari.

Certo, non è come se fosse stata un’auto appartenuta personalmente a Enzo Ferrari, tuttavia Piero rappresenta la continuità della famiglia nella gestione del marchio e può essere considerato anch’egli un protagonista di primo piano nella storia della Casa di Maranello, dove entrò a partire dai primi anni ’60.
La vettura è una delle sole 571 costruite con la trasmissione manuale su 1.810 unità prodotte complessivamente di questo modello. Che sia stata consegnata nuova a Piero lo confermerebbero i documenti di archivio e una immagine, anch’essa in archivio, scattata nel 1983 a Imola da Marcel Massini, uno storico Ferrari, che ritrae Piero al volante della sua Ferrari 400.Bonhams ritiene che questa sia anche l’unica Ferrari 400 dotata di un terzo sedile posteriore opzionale (o una console centrale più alta) che sostituisce il bracciolo centrale delle versioni standard. Piero l’avrebbe posseduta dal 1983 al 1986 percorrendo circa 35.000 chilometri prima di venderla a Jacques Swaters nel maggio 1986, titolare del famoso Garage Francorchamps a Bruxelles, in Belgio, e tra i più importanti collezionisti Ferrari di sempre.

Breve convivenza. L’auto non deve aver soddisfatto molto Swater, oppure non avrebbe risposto alle sue esigenze, o chissà per quale altra ragione perché nemmeno cinque mesi dopo, nell’ottobre 1986, la vendette a una signora belga residente a Monaco. I documenti riportano che al momento del trapasso la vettura aveva percorso da nuova 43.177 chilometri. Alla signora belga l’auto deve essere piaciuta perché la tenne due anni percorrendo 17.000 chilometri. Nel gennaio 1989 la Ferrari fu poi venduta alla attuale proprietaria. Attualmente i chilometri segnati sono 118.000.
Sempre tagliandata, la vettura ha ancora gli interni originali giudicati “bellissimi” mentre il resto della vettura è considerato “in buone condizioni originali non alterate”. La vettura è stimata tra i 65.000 e i 95.000 euro, circa il 25% in più della quotazione di un identico modello appartenuto a un comune mortale.

Le rarità. La Ferrari 400i di Piero Ferrari non è comunque l’auto più quotata nella vendita di Bonhams. L’asta ha come massima attrazione una rara Delahaye 135 S Competition Court del 1936, nota come “Buzz II”, vettura che ha partecipato alle gare endurance degli anni ’30, inclusa la 24 Ore di Le Mans, e gode di una stima di 800.000 – 1.100.000 euro.
Tra le altre rarità anche una Porsche 356A T2 Carrera 1500 GS del 1958 carrozzata Reutter, una delle cinque costruite (650.000-850.000 euro); una Isdera Imperator 1081 “Serie2” del 1991, una delle 30 prodotte (500.000-700.000 euro); una Lancia Delta HF Integrale 16V Gruppo A del 1991, ex Jolly Club con equipaggio Auriol/Occelli (380.000-480.000 euro); una Rolls-Royce ‘Silver Spectre’ del 2015 carrozzata Shooting Brake nel 2020 (370.000-550.000 euro); una Bugatti Type 57 Ventoux Coupé del 1934, la prima prodotta (350.000-450.000 euro); una Alfa Romeo Giulia Sprint GTA 1600 Competition del 1965 ex del collezionista Jürgen End (280.000-350.000 euro); una monoposto Cisitalia D46 del 1947 piuttosto rara e con documentazione che ne attesta l’originalità (150.000-200.000 euro); e una Fiat 500 F ‘Albarella’ una spiaggina carrozzata da Savio nel 1968 si pensa in non più di 20 esemplari (15.000-25.000 euro). In totale sono 26 lotti di auto in vendita e una collezione di sei scooterini Honda Z50. Tutto il catalogo e le info per partecipare all’asta sono sul sito di Bonhams.

Confermato il Grand Prix. Per quanto riguarda il Grand Prix Historique, in programma il 24 e 25 aprile, solamente le prove di qualificazione e le corse saranno aperte al pubblico, mentre la giornata di venerdì si svolgerà a porte chiuse. Le tribune saranno riempite per un terzo della loro capacità, ma esclusivamente da residenti, lavoratori del Principato e clienti degli hotel, sarà inoltre vietata la vendita e la consumazione di alcool sulla via pubblica.

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