I 60 anni del Riar a Padova Auto e Moto d'Epoca - Ruoteclassiche
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23/10/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
I 60 anni del Riar a Padova: da pionieri del collezionismo a club 2.0
Il Riar (Registro Italiano Alfa Romeo) celebra i suoi anni a Padova Auto e Moto d'Epoca, con una conferenza sulla storia del club e sul collezionismo.
23/10/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

Auto e Moto d’Epoca è stata la cornice per presentare la conferenza che ha onorato i 60 anni del Riar, il Registro Italiano Alfa Romeo. Un incontro informale in cui si è discusso sul collezionismo e sulla percezione del Brand da parte degli appassionati ma anche un’occasione per presentare le iniziative del Registro nel 2022.

Le luci soffuse dell’Area Aci Storico hanno accompagnato il susseguirsi degli incontri tematici della kermesse padovana e tra questi, si è svolto anche “I 60 anni del Registro Italiano Alfa Romeo – Da pionieri del collezionismo a Club 2.0”. Sul palco, come mattatore, il noto giornalista automotive Marco Di Pietro che ha coordinato gli interventi di Sandro Fontecedro (Presidente del Riar), Angelo Sticchi Damiani (Presidente di Automobile Club d'Italia), Vincenzo Leanza (Direttore di Aci Storico) Daniele Santarelli (Consigliere del Riar) e Carlo Di Giusto (Vicedirettore di Ruoteclassiche). Durante la conferenza, il Consigliere Santarelli ha presentato il ricco calendario dell’anno prossimo, disseminato di importanti ricorrenze: a partire da quello dell’Alfa Romeo Giulia e della 2600.

Le iniziative. Per celebrare degnamente questi anniversari, un tour dal 1 al 4 giugno collegherà Roma (la sede storica del Registro) con il Museo Alfa Romeo di Arese, l’attuale sede, toccando diverse località importanti per la storia del Biscione. E, proprio il Museo Storico, il 5 giugno sarà il teatro di RealAlfa, il Concorso di Conservazione e Restauro dedicato a Maurizio Tabucchi.
Una data particolarmente importante per gli Alfisti, in quanto ricorreranno i 50 anni dalla presentazione ufficiale dell’Alfetta berlina. In quell’occasione, il Museo, in collaborazione con il RIAR, proporrà ai visitatori una retrospettiva sull’amatissima berlina del Biscione, mentre diverse le sezioni del concorso ripercorreranno l’ultimo secolo e l’evoluzione del marchio: dalle 6C degli anni 30 alle instant classic del 21° secolo.

Passione Alfa. Il Presidente dell’Aci è intervenuto raccontando il suo rapporto speciale con le auto del Biscione: “Alfa Romeo è un marchio che emoziona, ‘Cuore Sportivo’ non è solo il claim pubblicitario ma racconta l’indole di queste meravigiose automobili. E lo dico da conoscitore e possessore di modelli Giulia e Giulietta Spider. Finalmente, dopo anni di declino, l’Alfa ha dimostrato il suo potenziale con la nuova Giulia, in particolare con le varianti sportive Quadrifoglio e GTA. Sono vetture formidabili!”.
Il Presidente Sandro Fontecedro, dopo aver narrato la lunga storia del Registro dall’epoca dei primi e lungimiranti “pionieri del collezionismo” (negli anni 60) è intervenuto per ribadire l’importanza della cooperazione tra il Riar e Aci Storico: “In questi anni abbiamo realizzato insieme una serie di importanti iniziative e in questa occasione rinnovo quindi, in via ufficiale, l’invito a proseguire un cammino congiunto insieme all’Aci”. Un invito subito accolto dall’assenso di Sticchi Damiani.

Il rapporto con i media. Partendo dalla storica copertina del primo numero di Ruoteclassiche di Novembre 1987, con la leggendaria Alfa Romeo 8C 2900B Le Mans del 1938, Marco Di Pietro ha servito un assist al collega Carlo Di Giusto il quale ha raccontato il rapporto tra Alfa Romeo e i media. Dopo aver puntualizzato che Ruoteclassiche è anche media partner degli eventi del Riar, il Vicedirettore ha spiegato: “Negli ultimi due anni abbiamo registrato il nostro record di vendite con la copertina dedicata all’Alfetta GTV6, un modello spartiacque che affascina sia i cultori dei grandi classici del passato e sia il pubblico youngtimer”. E prosegue: “Alfa Romeo è un marchio seguitissimo per l’immenso bagaglio storico e un heritage disseminato di modelli irraggiungibili ma anche di sogni possibili. Tutto ciò rende questo brand persino più seducente rispetto a marchi di grande prestigio”.

L’Alfasud. Partendo da questo presupposto Santarelli si riallaccia al recente 50° anniversario dell’Alfasud, dirottando la conversazione sui risvolti collezionistici assunti dal modello: “Nel nostro stand abbiamo esposto un’Alfasud e una 1900 Sprint, non solo per le rispettive ricorrenze, ma anche perché riteniamo abbiano la stessa dignità”. Replica Di Giusto: “Abbiamo dedicato all’Alfasud un intero volume di Guida al Collezionismo perché parliamo di un’auto estremamente interessante a livello progettuale, schernita dalla ruggine ma sicuramente degna di sostare nei garage dei collezionisti di Alfa Romeo e non solo. Gli appassionati la stanno, finalmente, riscoprendo. L’Alfasud ha lasciato il segno nella storia del design ma soprattutto è una vettura che fa parte del vissuto di tutti noi, estremamente importante per l’Alfa Romeo e per l’Italia”.

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