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LISCIA, GASSATA O SPUMEGGIANTE?

Sulla prima, impostazione meccanica tradizionale e un otto cilindri molto fluido nell’erogazione. Sulla seconda, il confort delle sospensioni idropneumatiche e la soluzione controcorrente della trazione anteriore. Sulla terza, eccitanti sensazioni di guida, merito della disposizione meccanica “tutto dietro”.

Ci sono tre modi per intendere una granturismo: divertente ma guidabile, veloce e confortevole, oppure sportiva senza compromessi. Ce n’erano tre, all’inizio degli Anni 70, che interpretavano alla perfezione queste tre scuole di pensiero: l’Alfa Romeo “Montreal” (motore anteriore e trazione posteriore), la Citroën “SM” (motore e trazione anteriori) e la Porsche “911 2.4 S” (motore e trazione posteriori).

La “Montreal” ha una linea forte e riuscita, opera di Bertone, il motore è un V8 di 2,6 litri da 200 CV DIN in lega leggera, il cambio è uno ZF invertito, in blocco col motore, le sospensioni sono a ruote indipendenti davanti e ad assale rigido dietro. I suoi punti deboli sono il rollio, eccessivo per una granturismo, e la frenata, poco pronta e ancor meno potente. Il pezzo forte è invece il motore, potente, elastico, e sportivo; il cambio ha innesti rapidi, corti, precisi. Terreno ideale? I percorsi veloci e le curve ampie.

La “SM” ha una linea moderna e aerodinamica che dissimula misure quasi da limousine. Il cuore della “SM” è un V6 di 2,7 litri da 170 CV progettato dalla Maserati, montato in senso longitudinale subito dietro l’asse anteriore. Ciò che la distingue dalla altre due vetture è la trazione anteriore, soluzione originale in una granturismo, e le sospensioni idropneumatiche autolivellanti. Leggero e abbastanza preciso lo sterzo servoassistito, piacevole il cambio, potenti ma poco modulabili i freni. È una vettura che si trova a suo agio sui rettilinei e sulle ampie curve delle autostrade.

La “911 2.4 S” è equipaggiata con il noto 6 cilindri “boxer” raffreddato ad aria da 190 CV, montato a sbalzo al retrotreno; le sospensioni sono indipendenti sulle quattro ruote. Lo sterzo è diretto e preciso, la frenata pronta e regolare e il motore, potente ed elastico, mostra grande prontezza di risposta all’acceleratore. Quale preferire? La domanda aveva senso 30 anni fa. Oggi dipende da che parte batte il cuore.

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Categorie: Auto
Tags: citroën
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