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10/01/2018 | di Dario Tonani
Presidenza Asi, Marchetti lascia: è scontro a due
Si vanno delineando i contorni dell'ormai imminente assemblea del Consiglio federale dell'Asi, in programma a Torino il 13 gennaio. Meglio dire, si stanno affilando i coltelli per l'ultimo duello, che ha tutta l'aria di presentarsi come una disfida a due, una sorta di Ettore contro Achille. La partita finale non sarà più a sei - come qualche settimana fa -, ma neppure a tre.
10/01/2018 | di Dario Tonani

Si vanno delineando i contorni dell'ormai imminente assemblea del Consiglio federale dell'Asi, in programma a Torino sabato 13 gennaio. Meglio dire, si stanno affilando i coltelli per l'ultimo duello, che ha tutta l'aria di una disfida a due, una sorta di Ettore contro Achille. La partita finale non sarà più a sei - come qualche settimana fa -, ma neppure a tre, perché nel corso di una cena, l'8 gennaio, il candidato Gianni Marchetti (presidente del Camer, Club Auto Moto d’Epoca Reggiano) ha deciso di ritirarsi dai giochi lasciando campo libero a un solo sfidante dell'uscente Roberto Loi (al vertice dell'Asi dal 1997): Maurizio Speziali (del Cateu, Club Auto-Moto Veicoli e Trattori d’Epoca Umbro).

E nelle dichiarazioni d'intento di Speziali emerge tutta la volontà di ammodernare l'Ente, specificando che "quanto è stato generato nel passato deve essere anche un punto di vista da difendere e, pur mantenendo gli scopi istituzionalmente previsti, si possono aggiungere innovazioni e ulteriori obiettivi moderni impostati su funzionalità e organizzazione. Tale scopo potrà essere attuato con progetti mirati alla sostenibilità dell'Ente stesso, con adeguati interventi di riorganizzazione innovativa che potranno generare efficienza nella struttura e soprattutto adeguati supporti alle nuove rappresentate esigenze dei soci".

Con questa mossa, Speziali si assicurerebbe l'appoggio dei voti di Marchetti, dopo aver messo in carniere quelli di due altre liste: quella cosiddetta "del sud" (detta anche "Piacquadio") e quella di Alberto Scuro, unico consigliere rimasto in carica (i candidati consiglieri sono 46). Una situazione "magmatica", quindi, che a pochi giorni dalle elezioni arriva all'uno contro uno.

Come anticipato in un nostro precedente articolo, il nome del nuovo presidente non dovrebbe arrivare prima di metà sera, dato il programma serrato della giornata che prevede la convocazione dei cosiddetti "Grandi elettori" per le ore 10, a cui seguiranno l'insediamento degli scrutatori, la scelta del presidente di seggio, le presentazioni dei candidati e, nel pomeriggio, le votazioni vere e proprie. Possibile poi che lo spoglio vada per le lunghe (senza mettere in conto le sempre possibili contestazioni).

Su questo sito e sulle nostre pagine social, Ruoteclassiche seguirà ovviamente la vicenda con particolare attenzione; già sul prossimo numero di febbraio contiamo di darvi un primo approfondimento su quanto accaduto.

Dario Tonani

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