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UN TUONO A CIEL SERENO

Improvvisamente una vettura di concezione europea conquistò gli americani. Bassa, compatta e filante, esibiva un cofano lungo e una vistosa presa d’aria che sapeva tanto di Ferrari. Il nome (“uccello tonante”) evocava prestazioni di prim’ordine, ma la vettura era più a suo agio sfilando sorniona lungo gli sterminati boulevard di Los Angeles. Motore V8 di 5,1 litri, 218 CV, cambio a tre marce più overdrive, 170 km/h

L’avvicendamento dei militari americani in Europa negli anni dell’immediato dopoguerra contribuì a diffondere Oltreoceano il gusto per le vetture a due posti di scuola europea. Prontamente la gigantesca macchina produttiva Usa si mise in moto: il filone della vettura aperta a due posti, dal look sportivo ma provvista di meccanica derivata dalla grande serie, prese avvio nel 1952 con la Nash-Healey, seguita dalla Kaiser-Darrin, dalla Chevrolet “Corvette” e dalla Ford “Thunderbird”.

Quest’ultima fu disegnata da Franklin Hershey e Bill Boyer del Centro Stile Ford, che si ispirarono vagamente ad alcune barchette interpretate nei primi anni 50 dai famosi carrozzieri italiani. Convenzionale lo schema meccanico: una massiccio telaio a longheroni con traverse, un grosso motore V8 di 4,8 litri (193 CV) preso dalla Mercury, un cambio a tre velocità più overdrive (in alternativa la trasmissione automatica “Ford-O-Matic”), sospensioni anteriori a ruote indipendenti e posteriori a ponte rigido con balestre semiellittiche longitudinali.

La Ford “Thunderbird”, subito ribattezzata “T-Bird”, venne presentata al pubblico il 9 settembre 1954 e centrò in pieno l’obiettivo, come fu confermato dagli oltre 16.000 esemplari prodotti durante il model year 1955. La “T-Bird” per la stagione successiva fu offerta in un’edizione praticamente invariata: oltre al cosiddetto “continental kit”, cioè la ruota di scorta esterna alloggiata in un’apposita sede dietro il paraurti posteriore, altri lievi migliorie riguardarono le porte, provviste di deflettori, i portellini di ventilazione sui parafanghi anteriori, le sospensioni posteriori più morbide, un lieve incremento della potenza (da 193 a 202 CV ma anche – come opzione – un nuovo V8 di 5,1 litri con potenza da 218 a 228 CV rispettivamente con cambio manuale o automatico) e due piccoli oblò sui montanti posteriori dell’hardtop.

La “T-Bird” modello ’56 si vendette in 15.631 esemplari al prezzo base di 3151 dollari. Il modello ’57 fu imbruttito da un restyling disorganico e la “Thunderbird” ’58, più grande, squadrata e potente, dei modelli precedenti conservò solo il nome.

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Categorie: Auto
Tags: ford
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