Ad Arese la più straordinaria adunanza di vetture Zagato da collezione - Ruoteclassiche
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23/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
Ad Arese la più straordinaria adunanza di vetture Zagato da collezione
La grandezza di un marchio si misura attraverso il suo successo storico e la capacità di aver mantenuto, negli anni, un solido principio di coerenza con le proprie origini. Qualità non facile da perseguire, specialmente nel settore automobilistico, oggi sopraffatto dalle logiche del marketing, delle economie di scala e dalle esigenze di sicurezza e omologazione.
23/05/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

La grandezza di un marchio si misura attraverso il suo successo storico e la capacità di aver mantenuto, negli anni, un solido principio di coerenza con le proprie origini. Qualità non facile da perseguire, specialmente nel settore automobilistico, oggi sopraffatto dalle logiche del marketing, delle economie di scala e dalle esigenze di sicurezza e omologazione.

È il caso del marchio Zagato, fin dalla fondazione (1919) saldamente condotto dalla famiglia e specializzato nella realizzazione di carrozzerie 2 porte, 2 posti, coupé o spider.

Il Mostro, l’ultima creazione dell’Atelier Milanese non avrebbe, da solo, espresso compiutamente il significato di 96 anni di storia Zagato. Alla presentazione della nuova supercar italiana all’Arese Driving Village, Zagato ha portato una selezione delle più belle e preziose vetture della sua storia (dagli anni 20 alle ultime vetture allestite nei mesi scorsi), riuscendo a mettere insieme la più prestigiosa adunanza mai vista in tempi recenti.

Le vetture storiche presenti
- OM Superba 665 2 litri 1927 (vettura da corsa del marchio bresciano prodotta dal 1923 al 1932. Si guadagnò grande fama grazie alla vittoria nella prima Mille Miglia, l’edizione del 1927, con alla guida Ferdinando Minoia).

- Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa 1933 (uno dei soli 20 esemplari con motore “Testa Fissa”. Questo esemplare fu schierato dalla Scuderia Ferrari alla 1000 Miglia del 1935 e guidato da Anna Maria Peduzzi, che vinse la sua classe

- Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport 1930 (modello vincitore, con Nuvolari, della Mille Miglia del 1930).

- Alfa Romeo 6C 2300 Pescara “Sanction II”

- Fiat 8V Zagato 1952 (modello sportivo creato dalla Fiat per rilanciare l’immagine sportiva della Casa; Zagato allestì un lotto di circa una trentina di esemplari per le gare GT)

- Fiat 1100 Coupé Z 1953 (vettura sportiva per le classi minori. Si ritiene che questo esemplare sia appartenuto a Elio Zagato).

- Alfa Romeo 1900 SSZ 1954 (all’evento sono intervenuti ben 3 esemplari; vettura tipicamente GT, nata per le velleità sportive dei piloti gentleman dell’epoca)

- Lancia Appia Sport I Serie 1957

- Osca 1600 GTZ 1960 (prima vettura di piccola serie prodotta dall’azienda fondata dai fratelli Maserati dopo oltre 10 anni di produzione di vetture Sport)

- Alfa Romeo 2600 SZ 1964

- Alfa Romeo TZ 1963 (evoluzione della SZ Coda Tronca, esprime l’intensivo utilizzo di Zagato di questa particolare forma di carrozzeria teorizzata da Wunibald Kamm; è stata prodotta in circa 110 esemplari)

- Alfa Romeo TZ2 1965 (evoluzione della TZ, molto più esasperata, leggera e veloce; ne sono state prodotte poco più di una decina)

- Lancia Flavia Super Sport Prototipo 1967 (auto presentata al Salone di Torino e prefigurazione di un nuovo stile per le coupé sportive fuoriserie dell’epoca)

- Alfa Romeo Junior Z 1971

- Alfa Romeo S.Z. (prima auto al mondo progettata al CAD e realizzata con carrozzeria in materiale plastico)

Alvise-Marco Seno

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