Gareclassiche: rimettiamo in moto la macchina organizzativa - Ruoteclassiche
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20/05/2020 | di Marco Di Pietro
Gareclassiche: rimettiamo in moto la macchina organizzativa
Con la terza diretta Facebook di #insiemeperilclassico abbiamo fatto il punto della situazione insieme a 5 personalità del mondo delle gare classiche per la ripartenza del motorismo storico italiano.
20/05/2020 | di Marco Di Pietro

La terza diretta Facebook di #insiemeperilclassico ha riunito cinque personaggi chiave dello sport motoristico storico italiano: dal direttore generale di AciSport agli organizzatori di Mille Miglia, G.P. Nuvolari, WinteRace e Canossa Events. La voglia di ripartire accomuna gestori e appassionati, ma occorre fare i conti con regolamenti sull’applicazione del distanziamento sociale non ancora adattati agli sport automobilistici e con un calendario autunnale forse fin troppo affollato.

Con gli spunti di riflessione proposti dal vice-direttore di Ruoteclassiche Carlo Di Giusto, il 19 maggio alle 18.00 si è tenuta la terza diretta Facebook di #insiemeperilclassico, l’iniziativa della nostra rivista che ha l’obiettivo di diventare una piattaforma di condivisione di intenti, iniziative e idee per rimettere in moto l’economia del settore dei veicoli da collezione. Dopo le dirette precedenti dedicate alla ripartenza degli eventi fieristicie alla riapertura dei musei dell’auto, questa puntata è stata dedicata al mondo delle competizioni di regolarità per auto storiche. Hanno partecipato Marco Rogani (direttore generale di AciSport), Luca Bergamaschi di Mantova Corse (organizzatore del Gran Premio Nuvolari), Rossella Labate (WinteRace), Luigi Orlandini di Canossa Events (100 Ore di Modena e Terre di Canossa) e Paolo Mazzetti, presidente del Registro Mille Miglia.

Qualche schiarita all’orizzonte, ma… La situazione attuale è descritta da Rogano di Aci Sport in modo semplice: se è vero che con la “fase 2” le regole comportamentali sul distanziamento sociale sono più definite, non c’è ancora un protocollo che riguardi le manifestazioni sportive automobilistiche, per capire se questo tipo di eventi si potrà svolgere nel prossimo futuro oppure occorrerà attendere ancora qualche mese. Rogano ha sottolineato anche la differenza tra eventi competitivi come i rally, su cui AciSport ha già impostato alcune regole straordinarie (per esempio la partenza che verrà data dal parco assistenza, evitando pedane e assembramento di pubblico), e le gare di regolarità, che sono eventi dedicati maggiormente allo spettacolo per gli appassionati. Nelle competizioni per auto storiche partenza, arrivo e tappe di ristoro sono sempre state occasioni per il pubblico di avvicinarsi alle auto, che rappresentano il vero polo d’attrazione. La parte sportiva è importante, ma soprattutto per alcuni dei partecipanti alla gara, per gli spettatori lo è meno. Anche per tanti iscritti sono l’opportunità turistica, il bagno di folla, il passare del tempo con amici che condividono la stessa passione i principali motori che spingono alla partecipazione.

Mascherina anche al volante? Non si sa nemmeno se durante le manifestazioni di regolarità pilota e co-pilota dovranno stare in auto con la mascherina: nei rally il problema è superato perché gli equipaggi indossano casco e sottocasco. Prima o poi le regole verranno stabilite, e le Commissioni di AciSport sono al lavoro per indurre comportamenti sensati, ma compatibili con le norme stabilite dal Governo e dal Ministero dello Sport. Come però osservano i partecipanti alla diretta di Ruoteclassiche, se nemmeno il calcio, che è lo sport nazionale, sa ancora quando ripartirà e in che modo, l’automobilismo è in condizioni ancora più arretrate.

WinteRace col solleone? No grazie. Lo slittamento dei calendari e di buona parte delle manifestazioni più importanti non è certo la soluzione adatta, specie per manifestazioni come la WinteRace, come sottolinea Rossella Labate, che hanno un senso sportivo e di immagine se effettuate sulle strade innevate delle Dolomiti, non certo a Ferragosto. Dare un arrivederci al prossimo anno è la soluzione inevitabile, peraltro compresa da tutti gli iscritti all’edizione 2020 che rimarrà purtroppo sulla carta. Chiaramente non fa piacere a nessuno vedere vanificato il lavoro di un anno. Luca Bergamaschi è tornato a sottolineare che, privati dei momenti conviviali e di aggregazione sociale, le gare storiche perdono fascino e buona parte della loro motivazione: “togliamo la partenza, i pranzi durante il percorso, le cene di gara, l’arrivo tra la folla e le premiazioni: cosa rimane?”

L’organizzazione delle trasferte dall’estero. Sebbene si possa ragionevolmente pensare a uno slittamento delle manifestazioni principali a partire da settembre, per gli eventi di assoluta importanza, quelli che attirano molti concorrenti stranieri (per esempio la Mille Miglia, che vede il 70% dei partecipanti al via di nazionalità estera) si pongono ulteriori problemi. Pensiamo per esempio alla logistica: trasportare una vettura dal Sudamerica necessita di un mese e mezzo tra imbarco e raggiungimento della destinazione. È possibile organizzare il trasporto, quando non si sa se a ottobre la gara potrà prendere il via e, soprattutto, quali limitazioni ci saranno ai confini nazionali, in particolare per chi proviene dall’esterno dell’Unione europea? La buona notizia è che tutti gli organizzatori sono concordi nell’annunciare durante la diretta di Ruoteclassiche che le iscrizioni versate saranno recuperate con la partecipazione all’evento quando potrà disputarsi. È però prevedibile che per gli eventi di importanza minore ci sia un calo delle iscrizioni.

La macchina organizzativa produce business anche all’indotto. Come ha sottolineato Paolo Mazzetti, gli eventi di prima fascia costituiscono un supporto fondamentale anche per il turismo, quindi la ripartenza delle gare storiche può contribuire ad agevolare uno dei settori più colpiti dalle conseguenze del Covid-19. La Mille Miglia, per esempio, muove una carovana di 2000 persone. E l’attraversamento di 200 comuni offre l’opportunità a ciascuno di essi di organizzare eventi collaterali; la gestione dell’attraversamento delle località, per giunta, alimenta il lavoro di migliaia di aziende. Ovviamente l’edizione di quest’anno, rimandata a ottobre, dovrà essere gestita in maniera diversa: niente più assembramenti nel centro delle città e dei paesi, ma attraverso una adeguata comunicazione e organizzazione si potrà permettere di distribuire meglio il pubblico lungo tutto il percorso, dando spazio alla passione ma nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Per permettere agli appassionati di ammirare meglio le vetture, per esempio, verranno stabiliti passaggi obbligati a velocità ridotta.

Novità positive alle verifiche. La sensibilità di AciSport nel voler risolvere il problema della ripartenza del circus delle auto storiche emerge dall’anteprima che Marco Rogano ha dato durante la diretta: i licenziati italiani non dovranno fare le solite code per le verifiche prima della partenza. Grazie al supporto di AciInformatica, i controlli saranno anticipati e gestiti in via telematica. Anche per gli stranieri verrà impostata una procedura analoga. AciSport sta approntando anche le regole da rispettare nell’ambito della sanificazione dei locali e delle vetture partecipanti alle manifestazioni. Insomma, l’ente sportivo, e gli organizzatori, stanno facendo di tutto per accelerare la ripartenza. Manca però una decisione da parte delle Istituzioni. E poi c’è il problema degli eventi che attraversano più regioni: gli enti regionali potrebbero stabilire regole differenti tra loro. Molti eventi hanno come epicentro l Lombardia che, essendo la regione più colpita dal Coronavirus, potrebbe essere attardata nella ripartenza oppure subire ritorni improvvisi del lockdown. E tornando al problema della partecipazione degli stranieri: quali saranno le regole di ingresso, si chiede Luigi Orlandini? Abrogata, come sembra, la quarantena per i cittadini comunitari che si spostano da un paese all’altro dell’Unione, quali imposizioni per gli inglesi e gli extra-europei?

Calendario affollato. Come ha evidenziato Luca Bergamaschi, l’agenda degli appuntamenti irrinunciabili che sono stati spostati a partire da settembre sta diventando forse troppo fitta: il 30 agosto si dovrebbe svolgere la Coppa delle Dolomiti, il 13 settembre è stato programmato il Trofeo Lumezzane, gara a calendario valida per il Campionato di Regolarità, il 20 settembre il Trofeo Nuvolari, il 4 ottobre si dovrebbe correre al Terre di Canossa, l’11 ottobre la Coppa Mazzotti, il 18 ottobre la Targa Florio in Sicilia e il 25 ottobre la Mille Miglia. Come minimo, c’è da aspettarsi una caduta delle iscrizioni, almeno per le manifestazioni di seconda fascia. Perché se per sostituire le eventuali defezioni straniere alla Mille Miglia ci sono già 170 iscritti di riserva, per altri eventi l’incertezza sullo svolgimento della manifestazione potrebbe far propendere qualche equipaggio a rimandare la partecipazione all’anno prossimo. Se le incognite sono legate quindi alla sostenibilità degli eventi in base al numero di effettive iscrizioni, i partecipanti al dibattito non temono affatto un effetto negativo legato a considerazioni di carattere di opportunità (ha senso ed è corretto esporsi al volante di auto dal valore economico elevato in un momento di grande crisi economica per molti nostri connazionali?). Tutti gli intervenuti alla diretta Facebook di Ruoteclassiche sostengono esattamente il contrario: le manifestazioni sportive delle auto storiche sono un eccellente supporto per sostenere e rilanciare l’economia e il turismo in Italia.

Sentiment positivo. Per concludere, Rossella Labate ha sottolineato che tra gli specialisti della regolarità c’è tanta voglia di tornare alle gare e di condividere con gli amici questa passione. Il parere è stato confermato dai numerosi spettatori della diretta che sono intervenuti con i loro messaggi. C’è uno spasmodico desiderio di tornare alla normalità. Ora aspettiamo le regole.

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