Alla voce residenza, sul passaporto della MC12 viene riportato viale Ciro Menotti, anche se al suo interno scorre il Dna di Maranello. Sì, perché la supercar del Tridente più vincente dell’ultimo ventennio nel panorama endurance è una diretta discendente della Ferrari Enzo. Le due “sorelle”, infatti, condividono tra loro molti elementi come il V12, lo schema delle sospensioni posteriori e la consulenza di Michael Schumacher durante le fasi di collaudo. Simili quindi sotto l’aspetto meccanico, ma assai differenti all’occhio dei collezionisti: mentre la Rossa fu prodotta in 399 esemplari, di MC12 stradali sparse per il mondo se ne contano solo 50.

L’aneddoto. Prima di conoscere maggiori dettagli sulla vettura in vendita, è singolare un episodio raccontato dal proprietario di questa MC12. L’annuncio infatti recita una nota curiosa: “Non è passato molto tempo da quando presi in consegna la MC12 e mi recai a Monaco per il Gran Premio di Formula 1. Arrivato sulle strade del Principato, un poliziotto mi fece un cenno – con un certo entusiasmo –, prima di entrare nel tunnel al cospetto dell’Hotel Loews. Sfortunatamente, alla mia uscita a 160 km/h sono stato accolto da un suo collega armato di autovelox... Fui condotto direttamente alla stazione di polizia e dichiarato 'criminel de la route' (criminale della strada)".

Alcuni dettagli. L’esemplare proposto dalla società svizzera è il numero 19 e fa parte del primo lotto di 25 esemplari prodotti (la commessa delle 50 MC12 fu divisa in due), e monta il motore tipo M144 S numero 50. L’unico proprietario della vettura è una figura di spicco del motorsport italiano residente a San Marino, che ha ottenuto l’auto tramite Claudio Berro, allora direttore del Reparto Corse Maserati – artefice con Giorgio Ascanelli, Maurizio Leschiutta e Andrea Bertolini della rinascita agonistica del marchio nei primi anni Duemila – e oggi direttore motorsport dell’Isotta Fraschini. Con 7.500 chilometri all’attivo, questa fiammante MC12 ha una carrozzeria con colore Fuji White accostato a grafiche blu, la stessa livrea che la vestì al debutto.