A Grand Basel la visionaria automobile di Giò Ponti - Ruoteclassiche
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31/08/2018 | di Dario Tonani
A Grand Basel la visionaria automobile di Giò Ponti
Il panoramica salonistico dei motori si arricchisce quest'anno, tra qualche giorno (dal 6 al 9 settembre) di un nuovo importante appuntamento. Stiamo parlando di Grand Basel, in Svizzera, dove è in programma una grande kermesse internazionale che coniuga arte, design, architettura e lifestyle.
31/08/2018 | di Dario Tonani

Il panorama salonistico dei motori si arricchisce quest'anno, tra qualche giorno (dal 6 al 9 settembre), di un nuovo importante appuntamento. Stiamo parlando di Grand Basel, in Svizzera, dove è in programma una grande kermesse internazionale che coniuga arte, design, architettura e lifestyle.

FCA Heritage in prima fila. In esposizione tra tanti gioielli, grazie a FCA Heritage, l'ente che si occupa della valorizzazione e promozione del patrimonio storico dell'azienda e dei suoi marchi (Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth), ci sarà anche un'Alfa Romeo 1900 Berlina proveniente dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese - La Macchina del Tempo.

Debutto assoluto. L'esemplare avrà accanto il modello tridimensionale 1:1 della visionaria vettura denominata "Linea Diamante", immaginata e disegnata dal celeberrimo architetto Giò Ponti nel 1953, per la prima volta esposta in scala naturale (ne abbiamo parlato tempo fa qui). Il progetto originale, troppo radicale (e probabilmente innovativo) per l’epoca - 65 anni fa - ma fondamentale per la realizzazione delle vetture successive, non aveva visto mai la luce. Oggi è stato portato a compimento grazie all’impegno di FCA Heritage (la traduzione dei disegni originali in un modello tridimensionale è stata curata da Roberto Giolito, Head of FCA Heritage), con il sostegno di Domus e sotto l’egida del professor Paolo Tumminelli, presidente del c.d.a. di Grand Basel.

Da lacrima a diamante. Il punto di partenza alla base della creazione di Ponti era una sagoma aerodinamica a forma di lacrima, che però in fase di completamento assunse una più spigolosa "Linea Diamante" (da cui il nome), caratterizzata da forme grandi e gonfie con piccoli finestrini e interni scuri. La sua estrazione professionalele portò Ponti a concepire un’auto più “architettonica” con pannelli e finestre dalla forma piatta e una grande parte vetrata che inondava di luce l’interno dell’abitacolo. Tutti elementi questi che avrebbero migliorato gli aspetti funzionali anche dell'auto a venire. Valgano come esempio l'interno generoso e ben proporzionato, il bagagliaio spazioso e la grande innovazione di un paraurti in gomma che percorre tutta la circonferenza della vettura. Nel 2019 la vettura sarà portata a Miami Beach e a Hong Kong.

L'Alfa 1900 come musa. Ponti s'ispirò per la sua creazione alle misure dell'Alfa Romeo 1900 berlina del 1950, prima vettura del Biscione a essere realizzata su una vera e propria linea di montaggio. La prima anche a essere progettata secondo criteri industriali, monoscocca (di "derivazione" aeronautica) inclusa, e con un motore 4 cilindri bialbero nato per essere prodotto di serie. Il risultato furono perfomance dinamiche di tutto rispetto, all'epoca uniche per una berlina tre volumi (perché decisamente sportive): ci riferiamo soprattutto alla velocità, alla tenuta di strada, alla maneggevolezza e alla sicurezza attiva. Tanto da ispirare la slogan pubblicitario con il quale ne fu accompagnato il lancio sul mercato: "La vettura di famiglia che vince le corse" (pensiamo, per esempio alla vittoria di classe alla carrera Panamericana Mexico del 1954). A Grand Basel le icone esposte saranno comunque tantissime e ve le presenteremo presto con un reportage ricco ed esaustivo.

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