MG e Triumph, roadster iconiche - Ruoteclassiche
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05/07/2023 | di Fulvio Zucco
MG e Triumph, roadster iconiche
MG e Triumph chiudono la serie di fascicoli di Guida al collezionismo di quest'anno, proponendo alcune delle spider più desiderabili e desiderate di sempre, capolavori di stile dal fascino immutabile, Ma non solo: i due marchi britannici hanno proposto anche coupé e berline dall'indiscutibile appeal
05/07/2023 | di Fulvio Zucco

Allegato al numero di luglio di Ruoteclassiche il sesto e ultimo numero della nostra Guida al collezionismo di quest'anno, appuntamento con i modelli più significativi dal valore contenuto entro i 40.000 euro. Questo fascicolo è dedicato a MG e Triumph, due Case che soprattutto nel periodo fra gli anni 30 egli anni 70 sono state in cima ai desideri della maggior parte degli appassionati della bella guida e delle vetture scoperte. Molti dei modelli più prestigiosi dei due marchi hanno ormai superato il limite che ci siamo autoimposti (40.000 euro), ma anche restando al di sotto di tale soglia c'è di che leccarsi i baffi. Sfogliare per credere.

Spider ma anche altro. Se pensate a questi due marchi, MG e Triumph, sicuramente vi vengono in mente alcune fra le vetture scoperte più belle e desiderate di sempre. Giusto, ma la produzione di queste due Case non si è limitata alle roadster, anzi: fra i modelli che vi suggeriamo ci sono anche affascinanti coupé e seducenti berline, tutte caratterizzate dall'impronta sportiva propria di questi marchi.

Morris Garages ovvero la fabbrica dei sogni. Fra le MG che trovate nella nostra Guida al collezionismo, le celeberrime A, nate negli anni 50 in versione 1500, poi evoluta in 1600 e proposta anche con distribuzione bialbero, realmente cattiva ma pure fragile, le successive B con un 1800 affidabile e le C, ossia le B che ospitano un 6 cilindri in linea di tre litri. Tutte, indistintamente, erano disponibili pure in variante coupé. Si prosegue con le Midget, nome adottato già prima della seconda guerra mondiale per designare le roadster di piccole dimensioni, che fu poi riproposto per la spider alla base della gamma del tutto analoga all'Austin Healey Sprite (Frogeye a parte). Suggeriamo anche una berlina da intenditori (ma c'era pure la station wagon), la ZT basata sulla riuscita Rover 75: difficile da trovare in Italia, ma certo non priva di validi argomenti.

Triumph, basta la parola. Nel senso che sono molte le auto di questo marchio a trionfare nei desideri degli amanti delle sportive che abbiano anche un notevole fascino, in questo caso spesso dovuto alla matita e al genio di Giovanni Michelotti. Dalla agile Spitfire alla raffinata GT6, in pratica una Spitfire in versione coupé equipaggiata con un 2.000 a sei cilindri. Per passare alla TR 3A, una roadster che più british di così non si può, e alla TR7 degli anni 70 e 80, nata coupé e poi declinata anche come spider, peraltro riuscitissima sotto il profilo estetico. Non dimentichiamo la Dolomite Sprint, antesignana delle berline sportive e compatte con un motore a 4 valvole per cilindro e prestazioni davvero sopra le righe. Guida al collezionismo MG e Triumph è in edicola allegato a Ruoteclassiche di luglio al prezzo di 11,90 euro.

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