Si chiama Devrim (Rivoluzione) la prima automobile turca. Fu realizzata in due soli esemplari nell'estate di cinquant'anni fa, nel 1961: oggi ne è rimasto solo uno, conservato presso gli stabilimenti ferroviari Tülomsas di Eskisehir, là dove fu costruita in appena 130 giorni di durissimo lavoro da parte di un pool d'ingegneri e artigiani del settore aeronautico e ferroviario. La volontà di realizzare un'auto nazionale scaturì all'indomani di un colpo di stato militare nel 1960 da parte del generale Cemal Gürsel. Il 29 ottobre 1961 (38° anniversario dell'indipendenza) il popolo avrebbe ascoltato il rombo delle prime vetture fabbricate in Turchia. Questo, almeno, sulla carta.
La squadra si mise alacremente al lavoro in una torrida giornata di luglio. Alcune componenti dell'auto sarebbero state d'importazione, ma elementi essenziali come il motore, la trasmissione e la carrozzeria dovevano essere rigorosamente made in Turkey. Altri requisiti furono la spaziosità degli interni (la famiglia media turca è numerosa), un filtro dell'aria adatto alle condizioni delle strade e un radiatore dimensionato per le alte temperature alle quali la vettura avrebbe dovuto operare. Quando finalmente, dopo mille difficoltà, il motore raggiunse un'affidabilità accettabile, alla squadra fu chiesto di realizzare un secondo esemplare entro la medesima scadenza. Alla vigilia della presentazione, entrambi furono caricati su un vagone ferroviario chiuso; per ragioni di sicurezza i serbatoi furono svuotati quasi completamente.
L’AUTO TURCA? MORTA NELLA CULLA
Si chiama Devrim (Rivoluzione) la prima automobile turca. Fu realizzata in due soli esemplari nell’estate di cinquant’anni fa, nel 1961: oggi ne è rimasto solo uno, conservato presso gli stabilimenti ferroviari Tülomsas di Eskisehir, là dove fu costruita in appena 130 giorni di durissimo lavoro da parte di un pool d’ingegneri e artigiani del settore […]
05/10/2011
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