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30/01/2021 | di Paolo Sormani
Un 2021 sotto il segno del Biscione
Con il nuovo anno il Museo Alfa Romeo riparte con una serie di videoconferenze Backstage. La prima puntata è dedicata alla vittoria della 33/3 alla Targa Florio del 1971.
30/01/2021 | di Paolo Sormani

L’anno del 110° Anniversario si è appena concluso, ma nel 2021 di Arese ci sono altri anniversari da festeggiare. Il Museo Alfa Romeo riparte con un ciclo di conferenze virtuali Backstage. La prima domenica 31 gennaio è dedicata alla vittoria della 33/3 alla Targa Florio del 1971, ospiti Hezemans e De Adamich.

Sul digital wall non avete ancora appeso il calendario del nuovo anno? Bene, sul portale del Museo Alfa Romeo può essere scaricato gratuitamente quello dedicato dal Biscione agli anniversari del 2021. Anche se l’anno del 110° si è necessariamente concluso senza un evento clou, ad Arese ci sono almeno altre 12 ricorrenze da festeggiare con Backstage, una serie di appuntamenti mensili per ora soltanto in diretta streaming. Saranno ricordati i 110 anni dalla nascita di Juan Manuel Fangio e dalla prima gara disputata da un’ALFA, i 70 dalla conquista del secondo titolo mondiale di Formula 1; i 50 dalla presentazione di uno dei modelli di maggior successo del marchio, la Alfasud. La serie Backstage spazierà dai grandi piloti alle vittorie, dalle auto alle strutture, per approfondire con il pubblico a distanza degli appassionati alcune pagine inedite, o meno conosciute della storia dell'Alfa Romeo.

Ogni mese un racconto. Dagli uomini (piloti, progettisti, dirigenti) alle vittorie, dalle auto da corsa e di produzione alle strutture, i dodici temi selezionati terranno accesa la torcia della passione del Museo Alfa Romeo. Le conferenze sono in programma la domenica pomeriggio alle 15 (con l’edizione internazionale prevista alle 18) sul profilo Facebook @alfaromeo. La prima accende i motori il 31 gennaio con il 50° anniversario di una vittoria entrata nella leggenda delle Sport Prototipi: la doppietta Alfa Romeo alla Targa Florio 1971, con la vittoria del “preside volante” Nino Vaccarella in coppia con l’olandese Toine Hezemans, seguiti da De Adamich-Van Lennep, sempre su 33/3. Oltre a documenti rari o inediti del Centro Documentazione Alfa Romeo, sarà possibile ascoltare la testimonianza diretta di Hezemans e il racconto di Andrea De Adamich, che risponderà alle domande e alle curiosità dei follower al termine della conferenza.

Il maestro Fangio, Jano e Balocco. Oltre ai preziosi materiali del Centro Documentazione Alfa Romeo, le conferenze di Backstage saranno arricchite dalle testimonianze dirette di ex dipendenti, progettisti, collaudatori, piloti e quanti hanno vissuto in prima persona l’epopea del Biscione. Uno dei suoi nomi più vincenti è Juan Manuel Fangio, di cui nel 2021 ricorre il 110° della nascita. Nel 1951 “el piloto maximo” conquistò il secondo titolo mondiale di Formula 1 al volante dell’Alfetta Tipo 159. Il 28 marzo sarà protagonista l’ingegner Vittorio Jano, il “padre” della P2 e di una lunga serie di motori a 6, 8 e 12 cilindri, nato nel 1891. Un altro anniversario importante – ricordato nella conferenza del 18 aprile - è l’avvio nel 1961 della costruzione di Balocco Proving Ground, il Centro Sperimentale costituito allora da una pista principale e altre più piccole per i collaudi delle vetture da strada e da corsa dellaCasamilanese. Alle attività strettamente legate alla produzione in serie, per cui la pista era stata specificatamente progettata, si affiancò l'attività dell’Autodelta di Ugo Chiti, che a Balocco sviluppava le proprie vetture da corsa.

Luraghi e il cuore sportivo Alfa. Dalle piste al prodotto di serie, domenica 30 maggio si passerà al 20° anniversario della 147, la sportiva del Quadrifoglio, che nel 2001 si fregiò del titolo prestigioso di “Auto dell’anno”. Il 27 giugno, il Backstage sarà tutto per la 4C Concept, presentata al Salone dell’auto di Ginevra nel 2011 (tempi recenti, ma che oggi sembrano lontani) e oggi conservata nella Collezione del Museo nell’area dei depositi, visitabile su prenotazione. Lo storico presidente Giuseppe Luraghi sarà ricordato il 25 luglio, nel 30° anniversario della sua scomparsa. Il 29 agosto sarà l’occasione per ripercorrere il debutto della prima vettura uscita dallo stabilimento del Portello: nel 1911 Nino Franchini e Giuseppe Campari su ALFA 12 HP vinsero il Concorso di Regolarità di Modena, prima corsa in assoluto del Biscione. Un altro capitolo sicuramente da rivisitare è la AR 51, meglio conosciuta come la “Matta”, il cui 70° anniverario cade nel 2021. Della fuoristrada prodotta dal Biscione e destinata principalmente alle Forze Armate, si parlerà domenica 12 settembre. Invece il 10 ottobre si spegneranno idealmente le 50 candeline dell’Alfasud, l’Alfa Romeo più venduta di sempre – non tutti lo sanno - e una delle più tecnologicamente avanzate dell’epoca.

Si chiude (anzi, si apre) in bellezza. Le ultime due date di Backstage sono dedicate il 14 novembre al concept 164 Protéo, il futuristico coupé-cabrio progettato dal Centro Stile su pianale della 164, che fu presentato al Salone di Ginevra del 1991; e il 12 dicembre alla 8C 2300, autentica dominatrice delle corse. Debuttò nel 1931 e fu portata da Tazio Nuvolari alla vittoria della Targa Florio; e dalla coppia Howe-Birkin alla 24 Ore di le Mans. Quando la morsa della pandemia si allenterà, non appena il museo sarà riaperto al pubblico, le domeniche del Backstage si svolgeranno anche dal vivo consentendo la partecipazione diretta degli appassionati, che potranno sfilare sul “red carpet” della pista interna del Museo di Arese con le loro Alfa Romeo.

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