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Aci Storico Festival e Youngtimer Show Buy& Drive: la festa delle ventennali a Monza

Si è tenuto oggi, nella suggestiva cornice dell’Autodromo Nazionale di Monza, il grande evento dedicato alle youngtimer: non un semplice raduno, ma una mobilitazione generale di club e appassionati che si sono dati appuntamento nel Tempio della Velocità. Un sodalizio svoltosi durante l’Aci Storico Festival, caratterizzato dal debutto dell’innovativo format di vendita “Buy&Drive”, nato dalla collaborazione di Ruoteclassiche e Aci Storico.

Il primo Aci Storico Festival si è concluso con successo nelle scorse ore e sancisce un ulteriore e rassicurante segnale di ripresa per il mondo del motorismo storico, rimasto a lungo in standby nel periodo di lockdown. Un evento promettente, che al suo “debutto in società” ha visto la partecipazione di ben 620 auto storiche e youngtimer, disseminate tra i paddock e le aree antistanti alla pista, ma anche sul circuito: le vecchie glorie hanno scorrazzato in lungo e in largo per la gioia dei proprietari, i quali hanno avuto l’opportunità di calcare l’asfalto di uno dei tracciati più celebri e prestigiosi al mondo.

Aria di festa a Monza. La bella stagione è arrivata e, con lei, torna la voglia di vivere insieme (e ancora più intensamente) la passione per le storiche e le youngtimer. Sotto il Sole cocente, una foltissima schiera di automobili dei club affiliati ad Aci Storico ha popolato l’Autodromo Nazionale di Monza, giunta qui apposta per trascorrere un’indimenticabile giornata da vivere tra approfondimenti, parate e track day.
Tra i Club Affiliati ricordiamo l’Historic Club Castrovillari, Officina Classica, Scuderia Nettuno Bologna, Associazione Sant Ambroeus, Le Nonnette Ruggenti del Ceresio e Milano Historic Cars Club&Youngtimer. Nella penombra dei box, al riparo dal solleone, si facevano ammirare le spettacolari Lancia LC1, LC2 e Montecarlo Turbo in livrea Martini Racing della Fondazione Macaluso
Giuseppe Redaelli, Presidente Autodromo Nazionale di Monza ha dichiarato: “Monza è l’icona del motorsport e conosciuta in tutto il mondo come il ‘Tempio della velocità’. Ieri abbiamo fatto una cena in pit lane per celebrare la ripartenza dopo un anno di stop con l’augurio di riavere al più presto il pubblico. E’ molto bello che Aci Storico abbia deciso di svolgere il 1° Aci Storico Festival qui a Monza e quindi voglio ringraziare tutto l’organigramma di Aci Storico. Un evento oggi realizzato in maniera egregia, con un paddock che si è riempito con tantissime auto.”

La compagine Alfa. Nel piazzale antistante ai box, una compagine numerosa di modelli del Biscione: tra odore di frizione e gomme bruciate, riecheggiava il rombo dei gloriosi motori Alfa Romeo. Una platea ben assortita composta dai gioielli appartenenti a soci dei vari club dedicati all’amatissimo brand milanese. Ce n’era per tutti i gusti: da modelli “ordinari” come le Alfa 33 1.3 e le Alfasud alle fuoriserie su base 1900 e 6C 2500. In mezzo tutti i grandi classici della Casa del Biscione, dalle Giulia berlina e GT (declinate in ogni possibile versione) alle Spider, dalle Alfetta alle Alfa 75 e 90, comprese quelle utilizzate dalle forze dell’ordine e come auto della scorta. Vi erano poi rarità come le Alfa 6 o ancora instant classic come le 4C e 8C e la fuoriserie Castagna Vittoria, quest’ultima derivata dal pianale della 75 con meccanica SZ. Straordinaria la partecipazione del noto Club “Scuderia del Portello”, che ha esposto auto da competizione di altissimo livello come l’Alfa Romeo 33 TT3 del 1971, la 183T da Formula 1 del 1983 e l’Alfa Romeo Tipo 33/2 “Fleron” del 1967.
Intanto, Sandro Fontecedro, Presidente RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo) si è detto soddisfatto: “Siamo molto, molto contenti di questo evento, anzitutto perché è il primo dopo il periodo orribile che ha passato il Paese, poi perché abbiamo un partenariato con Aci Storico che abbiamo sempre voluto riempire di molti contenuti; infine, ci fa piacere avere l’ennesima conferma che il marchio Alfa Romeo continua ad attirare tanti appassionati.”

Parate e giri di e presentazioni. I Club affiliati ad ACI Storico e Youngtimer Show, l’Aci Storico, dalle 9.30 alle 18 si sono alternati in stint da 25 minuti, alternandosi tra vetture stradali e da competizione. Un’occasione speciale per percorrere con la propria automobile, parte dello storico tracciato di Monza: la parabolica e l’attuale pista del GP di F1.
Nel corso della giornata non sono mancati i momenti culturali, come l’anteprima del volume sull’Alfa Romeo 156 di Ivan Scelsa e la presentazione del libro “Mauro Pregliasco – lo chiamavano il prete, andava come un diavolo” di Carlo Cavicchi. A seguire, il dibattito  “I miti non muoiono mai” organizzato dal Club Sant Ambroeus di Milano e dedicato a Gilles Villeneuve: un pilota indimenticabile a cui è stato dedicato anche un nuovo evento per la primavera 2022 in ricordo dei 40 anni della sua scomparsa, il “MonRace – GV Cup”.

Youngtimer Show Buy&Drive. Ammettetelo, se frequentate le mostre scambio e le fiere del settore classiche, almeno una volta, avete sognato (come noi) di poter acquistare un veicolo storico e andare via direttamente con l’oggetto del desiderio. Un sogno che da oggi diventa realtà. Ruoteclassiche in collaborazione con Aci ha ideato una nuova modalità di compra-vendita da completare direttamente sul posto: dalla visione al passaggio, con la stipula di una copertura assicurativa con Sara Assicurazioni. Tutto in loco. Una volta raggiunto l’accordo è possibile provare l’auto in un’area dedicata. Se tutto è all’altezza delle aspettative è possibile richiedere pure una perizia certificata da Federperiti e Ruoteclassiche.
 Gulfblue, Luzzago, Motor Gest, Scotti Srl Automobili rappresentavano la platea dei rivenditori, mentre ampio spazio è stato dedicato ai privati: i veri protagonisti dell’iniziativa.    

Youngtimer d’élite. Dopo aver passato in rassegna le auto presenti al raduno, alle ore 15, la redazione di Ruoteclassiche e Youngtimer (rappresentata dal direttore David Giudici, dal vicedirettore Carlo Di Giusto, il caporedattore Fulvio Zucco e vice caporedattore Gaetano Derosa e il collaboratore Andrea Zaliani) ha premiato alcuni degli esemplari più belli e particolari, suddivisi in cinque categorie:

Io sono leggenda – la più rara dei modelli esposti: vinta dalla Mercedes-Benz E430 SW (1998) di Marco Viganotti.

Perché lei: la combinazione tra il particolare azzurro della vernice e il potente motore V8 4,3 litri da 279 CV rende di per sé la Mercedes-Benz E430 Serie W210 un modello raro e affascinante in Italia. Se poi consideriamo le condizioni immacolate, i grandi cerchi in lega AMG (originali) e la praticità offerta dal suo capientissimo baule, allora è facile comprendere come mai l’altera familiare tedesca abbia scaldato i cuori dei giurati.

The queen – la più anziana meglio conservata: vinta dalla Volkswagen T2 Westfalia (1974) di Luca Limonta

Perché lei: Si parla spesso di vetture conservate, ma poi si scopre che la carrozzeria è stata velata, che qualche componente è stato sostituito e via discorrendo. Nel caso di questo bellissimo Volkswagen T2, tutto è rimasto come un tempo, con il plus dell’essere un camper tutt’oggi utilizzato e vissuto propriamente da Luca Limonta e famiglia.

Topless – la scoperta più sexy: vinta dalla Mercedes-Benz SLK 200 KOMPRESSOR (1999) di Alberto Marcone

Perché lei: partiamo dal presupposto che in questo raduno monzese di youngtimer, le convertibili erano in netta minoranza. Tra loro, la SLK Serie R170 di Alberto Marcone spiccava per la sua forma smagliante, a partire da una carrozzeria intonsa, nel classico Grigio Argento. Molto belli gli interni, con rivestimenti in pelle nera e rossa, rivisti solo nelle plastiche del tunnel, in quanto tendono a rovinarsi facilmente. Il look essenziale e ben calibrato di questa coupé-cabriolet è esaltato dai cerchi a cinque razze AMG da 17” (accessorio originale), un ulteriore punto a suo favore.

Gioventù dorata – la più giovane e originale: vinta dalla Renault 5 GT Turbo (1990) di Mirko Belli

Perché lei: la Renault 5 GT Turbo è una delle “teppiste” che ha segnato la storia delle hot hatch tra gli anni 80 e 90. Un modello che si è prestato agli usi (e abusi) intensivi degli smanettoni del tempo e che, molto spesso, è divenuto la base per esperimenti di tuning più o meno riusciti nel migliore dei casi.
Non è così per Mirko Belli, che ha conservato nel pieno della sua originalità la sua iconica sportivetta francese.

Il viaggio più lungo – quella che arriva da più lontano (nel tempo): vinta dalla Volkswagen Maggiolino “Ovalino” (1956) di Matteo Livio

Perché lei: per l’anzianità e per le condizioni, Il Maggiolino “Ovalino” di Matteo Livio si è distinto nel parterre assortito di Volkswagen classiche. Anche in questo caso si spaziava parecchio, dalle custom ai modelli che hanno preservato la loro originalità. La vernice nera e i pneumatici con fascia bianca donavano a questo Maggiolino un’aria elegantissima ma a fare la differenza (oltre all’anno di fabbricazione) sono stati carrozzeria, interni e vano motore, tutti pulitissimi.

Durante la premiazione, i cinque vincitori hanno ricevuto un trofeo dal direttore di Ruoteclassiche e hanno provato l’ebbrezza di vedersi consegnato un premio sullo stesso podio che, al termine dei Gran Premi, accoglie il trionfo dei piloti Formula 1.

Bilancio positivo. Archiviata la prima edizione di Aci Storico Festival, possiamo dire che l’iniziativa ha colto nel segno, garantendo la soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori. La straordinaria varietà dell’offerta è stata ottenuta mediante una serie di “microeventi” alla base una manifestazione interattiva e dinamica.
Enzo Leanza, Direttore ACI Storico ha dichiarato: “Una emozione grande, con una ripartenza importante dopo mesi di sofferenza per il Paese, i cittadini e gli appassionati di motorismo storico. Questa è la prima edizione dell’Aci Storico festival, la vera e propria festa di ACI Storico e dei suoi soci e Club Affiliati”. E prosegue: “Il risultato supera addirittura le nostre migliori aspettative. Tanto entusiasmo e passione, mantenendo distanze e seguendo le regole di sicurezza. Tutti vogliono festeggiare la loro passione con questo format che testimonia come Aci Storico abbia in serbo tante iniziative per il 2021, e stiamo già programmando il 2022.”

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