In pista a Balocco l'italianità dell'automobile - Ruoteclassiche
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25/10/2017 | di Alvise-Marco Seno
In pista a Balocco l’italianità dell’automobile
Quasi 50 auto storiche, rigorosamente italiane, si sono date appuntamento al Balocco Proving Ground di FCA Group per la ventitreesima edizione della Club Italia Cup, una giornata dedicata alla passione per i marchi di Casa nostra e alla competizione. Due le formule andate in scena: la velocità e la regolarità, con la Coppa delle Dame a dare il giusto peso alle quote rosa.
25/10/2017 | di Alvise-Marco Seno

Quasi 50 auto storiche, rigorosamente italiane, si sono date appuntamento, lo scorso weekend, al Balocco Proving Ground di FCA Group per la ventitreesima edizione della Club Italia Cup, una giornata dedicata alla passione per i marchi di Casa nostra e alla competizione. Due le formule andate in scena: la velocità e la regolarità, con la Coppa delle Dame a dare il giusto peso alle quote rosa.

Pochi sodalizi, nel nostro Paese, hanno la capacità di rappresentare in modo così significativo il valore della storia dell'automobile italiana come il Club Italia. Vuoi per l'esclusività (negli anni vi hanno aderito personaggi come l'ingegner Mauro Forghieri, l'attore Renato Pozzetto o il rallysta Gino Macaluso), vuoi per le condizioni di ingresso (è necessario dimostrare di possedere una collezione di vetture storiche prodotte in Italia di alto lignaggio storico e collezionistico), vuoi per le iniziative intraprese in campo automobilistico (negli anni 90, in accordo ufficiale con Lancia, si è fatto dedicare una serie speciale - 15 esemplari - della Delta Integrale Evo; più recentemente in accordo con il Biscione si è fatto confezionare una ulteriore tiratura limitata - solo 15 unità - di Alfa Romeo 4C).

Ogni anno, per celebrare la "nostra" storia automobilistica, il Club Italia organizza una giornata speciale ad alto tasso di passione e competitività, in uno dei luoghi simbolo dell'industria automobilistica. Il centro di sperimentazione di FCA Group di Balocco, luogo "misterioso" immerso nelle risaie del vercellese, nato nel 1962 come campo di prova per i prototipi e le auto da corsa Alfa Romeo, è un piccolo tempio dell'italianità dell'auto dove, da oltre mezzo secolo, prendono forma e vita le vetture che ci rappresentano nel mondo.

È un luogo simbolo, che il Club Italia, da oltre vent'anni, con grande passione, provvede a "caricare" di ulteriore linfa vitale portando le automobili più rare e affascinanti, stradali o da corsa.

QUASI 50 MACCHINE, TUTTE ITALIANE
Così lo scorso sabato i soci hanno aperto i loro preziosi garage e portato sulle nebbiose curve dei circuiti di Balocco quasi 50 automobili per l'edizione numero 23 della Club Italia Cup, evento conclusivo della stagione: dalle Lancia Fulvia Coupé in varie declinazioni (1.3 S, 1600 Sport Zagato e HF "Fanalone") alle Alfa Romeo Giulia e Giulietta (SS, Sprint e Sprint GTA), dalle Lancia da corsa più famose (tre Lancia Stratos, una 037, una Delta Integrale e una Delta S4) ad alcuni pezzi di elevato pregio (Fiat-Abarth 850 Coupé Stradale, Lamborghini Miura SV, Ferrari 275 GTS o Maserati 200 SI).

LE GARE
Le ostilità, apertasi a metà mattina, si sono concretizzate in una serie di manche a ripetizione per tutta la giornata. Due i gruppi (velocità e regolarità) organizzati lungo il percorso ricavato nel dedalo di circuiti dell'impianto, un emozionante mix di rettilinei e curve di tutti i gradi di difficoltà dove i piloti hanno potuto sfogare il piede destro sul pedale del gas o il dito pollice sul pulsante del cronometro.

Nel silenzio del centro sperimentale di FCA, dunque, gli ospiti hanno potuto ammirare a pieni giri i modelli da corsa esibirsi sul loro terreno ideale per la conquista della coppa della velocità, laddove le stradali hanno preferito mantenere il loro contegno di affascinanti GT e concentrarsi sulla precisione cronometrica. A coronamento delle prove, la competizione si è tinta di rosa con una agguerrita (perché numerosa) "Coppa delle Dame", segno inequivocabile di come l'ardore che anima il Club Italia non abbia confini e sia capace di contagiare mogli e figlie in una vera passione di famiglia.

Come sempre avviene quando è la passione a fare da collante, i risultati finali sono solo un corollario alla giornata. L'importante è lo spirito che anima il Club Italia. C'è bagarre, c'è concentrazione, c'è gusto per la sfida ma c'è, soprattutto, la voglia di sfogare la passione alla guida. E la vittoria diventa un dettaglio: i vari raggruppamenti per epoca hanno visto il successo di Maserati 200 SI, Alfa Romeo Giulia GTA e Lancia Stratos; trofeo della Regolarità alla Lancia Fulvia Coupé. Coppa delle Dame alla Fiat-Abarth 850 Coupé Stradale Zagato.

Alvise-Marco Seno

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